30/10/2004
Siglato l'accordo con la Regione sulla formazione professionale. La dichiarazione di Mario Medde
La regione autonoma della sardegna e le segreterie regionali CGIL CISL UIL ritengono fondamentale avviare un confronto per la riforma della formazione professionale in Sardegna e per l'integrazione del sistema dell'istruzione e della formazione professionale e concludere la vertenza in atto.
Ciò nella considerazione della specificità del contesto isolano e nella prospettiva di rinegoziare con il Governo le precedenti determinazioni in ordine all'organizzazione dell'offerta formativa e alla garanzia del diritto all'istruzione.
Regione e sindacati evidenziano che, a seguito della legislazione vigente, si è determinato il seguente quadro normativo:
- fino a 15 anni obbligo scolastico per il conseguimento della terza media.
- conseguita la terza media (o la prima se già conseguita) e fino a 18 anni, obbligo concorrente dello Stato e della Regione attraverso la Scuola, la Formazione e l'Apprendistato.
- in questo contesto la Scuola resta garantita dallo Stato, la Formazione e l'Appresndistato comunque garantiti dallo Stato, sono assegnati alla Regione che assume l'obbligo concorrente contestualmente al trasferimento di risorse dallo Stato.
Allo stato attuale in Sardegna, si rileva la mancata realizzazione dell’offerta scuola formazione al di fuori di questi impegni normativi. Infatti la Regione si è impegnata nell’offerta concorrente in misura sensibilmente superiore rispetto alla altre Regioni, peraltro senza il contestuale trasferimento da parte dello Stato delle risorse necessarie.
A tutt’oggi lo Stato non ha mantenuto l’impegno, determinando il ritardo dell’avvio del nuovo anno e l’attuale situazione di disagio.
In attesa che il confronto con lo Stato produca il necessario risultato, la Regione, responsabilmente, si impegna ad avviare un percorso che in tempi brevi riconduca il sistema scuola formazione nel proprio quadro normativo, tra l’altro alleggerendo il bilancio regionale da oneri non dovuti e insostenibili.
A questo proposito, per affrontare l’attuale emergenza, le parti convengono sulla necessità di:
-razionalizzare le attività ei costi necessari (che verranno negoziati con i soggetti interessati) per l’espletamento del sistema formativo, garantendone la massima qualità, vigilando attentamente sul sistema.
- sostenere attivamente il processo di rientro nel sistema scolastico, riorientando consapevolmente la scelta dei ragazzi pre iscritti, fino a 16 anni compiuti, innanzitutto per quelli che hanno fatto domanda al primo anno del triennio.
- garantire che tutti gli iscritti al secondo anno della sperimentazione e che non intendono rientrare nel sistema scolastico, proseguano fino al completamento dell’anno formativo (giugno 2005); peraltro risulta che già 300 ragazzi siano già rientrati nel sistema scolastico.
-Per gli iscritti al primo anno di sperimentazione si concorda quanto segue:
-Fino ai 16 anni compiuti sarà decisamente sostenuto il rientro nel sistema scolastico.
-Dai 17 anni la Regione garantirà l’offerta concorrente di formazione procedendo all’avvio del primo anno dei corsi sperimentali, che dovranno prevedere l’integrazione Istruzione – Formazione (attraverso il sistema scolastico e quello della formazione professionale).

La Regione richiama la Direzione Scolastica regionale affinché, data la straordinarietà della situazione creatasi, pur trascorso il termine ultimo del 1 settembre per le iscrizioni, adempia all’obbligo di offerta scolastica concorrente a quella della formazione, accogliendo adeguatamente tutti i ragazzi che ne facciano richiesta. In questo senso potranno essere completate vecchie classi, ma anche istituite di nuove, con il necessario adeguamento dell’organico.
Le parti richiamano la responsabilità dello Stato, affinché, alla regione, avendo già dato corso al proprio obbligo concorrente di offerta formativa, vengano immediatamente trasferite le risorse dovute per il pregresso e per il futuro.
La Regione si impegna entro il mese di novembre 2004 alla stipula di una nuova intesa con lo Stato sull’offerta formativa sperimentale di istruzione e formazione professionale.
La Regione si impegna inoltre ad emanare nel più breve tempo possibile, previa attenta analisi degli effettivi fabbisogni formativi, i bandi di attività formative collegati ai finanziamenti contenuti nelle diverse misure del POR.

Le procedure di applicazione del presente accordo saranno definite dagli assessorati competenti e dai sindacati di categoria.
Cagliari 29 ottobre 2004

PER CGIL CISL UIL REGIONALI (DIANA – MEDDE – MEREU)
PER LA REGIONE (IL PRESIDENTE SORU GLI ASSESSORI SALERNO PILIA)

Dichiarazione del Segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, sull’Accordo - sottoscritto in data odierna con il Presidente della Giunta regiona-le, Renato Soru - sul diritto dovere all’istruzione e formazione professionale


La lotta dei lavoratori ha prodotto un importante successo: la firma dell’accordo sull’emergenza dei corsi sperimentali, sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale.

La Giunta regionale ha accolto - a conclusione all’incontro odierno, iniziato alle 9 del mattino e terminato alle ore 16 - le proposte del sindacato già indicate nella lettera inviata dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil il 19 ottobre scorso al Presidente Soru.

L’aspetto più rilevante dell’accordo riguarda l’impegno della Giunta re-gionale a farsi carico dell’emergenza in corso, avviando sia il secondo anno del biennio formativo, sia il nuovo primo anno del triennio della sperimentazione, applicando il modello formativo del biennio, e senza aspettare la firma del nuo-vo protocollo Stato-Regione, con le modalità riportate nell’Accordo.

Queste modalità comportano in sintesi:

· l’intervento della Regione per i giovani dai 17 anni in poi con l’avvio dei corsi sperimentali, tramite la formazione professionale e il sistema inte-grato con l’istruzione;

·per i giovani fino ai 16 anni compiuti si prevede un’attività di orientamen-to per favorire il loro rientro nel sistema scolastico. E’ implicito che in as-senza di un piano fattivo della scuola o di scelte diverse degli studenti non verrà meno anche per questi giovani il diritto a usufruire dell’offerta con-corrente di formazione da parte della Regione.

La valutazione sul numero dei ragazzi coinvolti nel primo anno del trien-nio di sperimentazione è condizionata, ovviamente, dal successo che nei prossi-mi giorni e fino all’inizio dei corsi si avrà nell’attività di orientamento al rientro nel sistema dell’istruzione e dalle libere scelte dei ragazzi e delle famiglie. Se-condo stime CISL il numero dei ragazzi che dovrebbe frequentare il primo anno del triennio riguarda non meno di 3.000 giovani.

La Giunta si è impegnata inoltre ad avviare immediatamente i bandi delle attività formative collegati ai finanziamenti contenuti nelle diverse misure del P.O.R. del Quadro Comunitario di Sostegno.
Il sindacato vigilerà ora perché venga data applicazione immediata all’accordo, siano rispettati gli accordi in tutte le loro parti e la Regione impegni immediatamente le risorse necessarie a garantire l’avvio dei corsi, i compensi ai lavoratori e i livelli occupativi nel settore.

Relativamente al problema dei costi dei corsi, il sindacato ha ottenuto che questo aspetto venga negoziato con i soggetti responsabili della programmazio-ne e della gestione dell’attività formativa.

La Cisl esprime una valutazione positiva in quanto l’accordo dà risposte ai giovani e alle loro famiglie senza attendere i tempi del confronto Stato-Regione, e perchè svincola il dibattito sulla riforma della formazione pro-fessionale da un’emergenza che ne poteva condizionare gli esiti.
Si tratta ora di sollecitare con le azioni dovute non solo il governo nazionale, ma anche la Giunta regionale, a sottoscrivere un accordo sul diritto allo studio e alla formazione, per garantire le risorse necessarie e i poteri ade-guati al rilancio l’intero sistema regionale.
In questa direzione il confronto immediato con la Regione riguarda la ri-forma dei servizi per l’impiego, le leggi di riforma del diritto allo studio e la riforma della formazione professionale.
Il Segretario Generale
(Mario Medde)