08/09/2006
Stabilizzazione LSU Quartucciu: il Comune vara una società in house.
Stabilizzazione lavoratori socialmente utili: a Quartucciu avverrà in una società in house.

La segreteria della Cisl ha incontrato il sindaco di Quartucciu, Pierpaolo Fois, per verificare i progetti di stabilizzazione dei sei lavoratori operanti in quel Comune.

A fronte del recente decreto della Regione Sarda, che ha incrementato gli incentivi per le stabilizzazioni, il Comune di Quartucciu ha optato per la costituzione di una società in house, a capitale interamente pubblico che avrà, nello Statuto, un ampio spettro di attività. In particolare, si dovrà occupare della gestione degli impianti sportivi, dei servizi cimiteriali, di una parte delle manutenzioni del patrimonio comunale e della gestione dell’isola ecologica, di fatto ereditata dalla provincia.
Lo Statuto verrà approvato nei prossimi giorni e il piano di impresa verrà predisposto con la collaborazione dei tecnici dell’INSAR.
La società in house potrà assorbire circa 3 / 4 lavoratori negli impianti sportivi ed altri 2 o 3 nell’isola ecologica. Di fatto verrebbe esaurito il bacino dei L.S.U. costituito da 5 operai e da 1 impiegata.
Come Cisl abbiamo chiesto rassicurazioni sulla reale stabilità dei lavoratori che verrebbe garantita proprio dal fatto che la società in house, anche in relazione a quanto previsto dall’articolo 13 del decreto Bersani, può assumere i servizi dell’Ente proprietario senza gara ad evidenza pubblica e senza un limite di durata. Vanno inoltre previsti, a parere della segreteria della Cisl, appositi corsi propedeutici all’inizio dell’attività e identificata una figura di un coordinatore/direttore che possa far rendere al meglio l’attività. Sarà importante anche l’identificazione delle qualifiche e la scelta del contratto di lavoro che sarà oggetti trattativa successiva. La Cisl ha anche chiesto che, nel progetto della società in House, si trovi uno spazio anche per i tre lavoratori, attualmente impegnati nell’appalto del servizio del verde, due dei quali erano lavoratori socialmente utili, negli anni scorsi.
L’amministrazione ha comunque intenzione di coinvolgere anche gli uffici dell’assessorato al lavoro, anche per verificare l’entità degli incentivi e l’iter si dovrebbe concludere entro il dicembre 2006.
Nel corso della riunione, è emersa anche l’impossibilità di ricorrere alle assunzioni dirette all’interno del Comune, a causa della normativa della Finanziaria nazionale che stabilisce una riduzione dei costi del personale, per il 2006, del 1% rispetto al 2004 e, d’altra parte, vi sono forti vincoli per il turn over.
Di fatto, siamo al paradosso che, a fronte dei forti incentivi stanziati dalla Regione Sarda (100% del costo per i primi tre anni), i Comuni non possono ricorrere, se non in pochi isolatissimi casi, a questo strumento di stabilizzazione.

Nota a cura della segreteria della Cisl di Cagliari