02/10/2006
Lavoro Nero: lettera di Bonanni, Epifani, Angeletti al Governo
Roma, 15 settembre 2006
- On. Giuliano AMATO
Ministro dell’Interno
Via del Viminale
00184 ROMA
- On. Paolo FERRERO
Ministro della Solidarietà Sociale
Via Fornovo, 8
00192 ROMA
- On. Cesare DAMIANO
Ministro del Lavoro
Via Flavia, 6
00187 ROMA



On.li Ministri,

con la presente vorremmo porre alla Vostra attenzione un grottesco paradosso che si sta verificando in queste settimane in cui giustamente, anche a seguito dell’inchiesta giornalistica dell’Espresso, che ha evidenziato la drammatica piaga del lavoro nero (semi schiavistico) praticato nelle campagne pugliesi e peraltro da anni denunciato dalle nostre OO.SS. territoriali e del settore, si stanno intensificando, ed in qualche caso effettuando per la prima volta, i controlli e le ispezioni.
Queste ispezioni portano alla identificazione di aziende e caporali che sfrutterebbero lavoratori immigrati in nero ed in condizioni che si possono definire anche di schiavitù.
Per queste persone si aprono procedimenti giudiziari che speriamo portino ad una giusta punizione, ma i lavoratori stranieri irregolari, in applicazione delle norme vigenti,
vengono espulsi dal nostro Paese quindi su di loro, che hanno subito sfruttamento e violenze, l’attuale legislazione infierisce anziché produrre giustizia, risarcimento e protezione.
Sono già troppi i casi concreti di questi lavoratori.
Questa situazione intollerabile può e deve essere risolta con un provvedimento urgente che consenta il rilascio, al fine di evitare di aggiungere ingiustizia ad ingiustizia, di un permesso, anche temporaneo, di soggiorno.
Questa soluzione avanzata dalle OO.SS. in un pacchetto di proposte per l’emersione del lavoro nero, è stata positivamente ripresa in varie dichiarazioni da Voi stessi.
Quindi Vi chiediamo di concretizzare questo provvedimento con l’urgenza e la tempestività che la situazione richiede.
Contiamo sinceramente sulla Vostra sensibilità e disponibilità.
In attesa di riscontro e disponibili ad un approfondimento di merito, porgiamo cordiali saluti