10/10/2006
Finanziaria: la Cisl critica su TFR, Enti locali, questioni dei pensionati
FINANZIARIA, LA CISL CHIEDE UN CONFRONTO URGENTE PER I PENSIONATI.
Dissenso su tfr ed Enti locali

Tfr, questioni dei pensionati e tagli agli Enti locali rimangono punti fortemente controversi, nell'ambito di una Finanziaria che il sindacato non respinge nel suo complesso. Per questo la Cisl chiede che il Governo convochi con urgenza le parti sociali, in un faccia a faccia chiarificatore. Un confronto apposito va dedicato alle poco considerate richieste espresse dai sindacati dei Pensionati. Raffaele Bonanni è pronto a battersi con determinazione per ottenere opportune correzioni alla manovra economica. Al tempo stesso, sostiene l'importanza dell'azione compiuta dal sindacato confederale in questa delicata fase di preparazione della Finanziaria: "C'era inizialmente - sottolinea - chi puntava al ridimensionamento dello stato sociale, con tagli a sanità, scuola e pubblico impiego. Una posizione sostenuta da parti importanti dell'industria e del sistema dell'informazione. Noi - osserva - siamo riusciti a contenere questa tendenza".

La richiesta del leader cislino di affrontare la questione delle "mancate risorse in Finanziaria per le legittime richieste dei pensionati" rincalza quella della Fnp, che con Antonio Uda invita a trovare "prima ancora che la strada della soluzione, quella di un doveroso e attento ascolto da parte delle istituzioni". Per il combattivo segretario generale dei Pensionati Cisl, la Finanziaria non viene in soccorso degli anziani con redditi bassi. In
particolare, colpisce l'esclusione degli incapienti (i non percettori di reddito, che non beneficiano degli sgravi perché, essendo nullatententi, non presentano dichiarazioni al fisco) da qualsiasi beneficio economico e fiscale. "Si continua a blaterare parole come valori, famiglia e solidarietà - sbotta Uda - eppure la Finanziaria mette solo 50 milioni di euro per il fondo per la non autosufficienza. Circa 3 milioni di persone e le loro famiglie dovranno contare ancora su se stessi e su episodici interventi assistenzialistici". Una cifra analoga, viene osservato, è dedicata al cinema minore.

Critiche sulle conseguenze in materia di politica sociale vengono espresse anche da Sergio Betti. Il segretario confederale, in un dettagliato intervento su "Conquiste del Lavoro" (domani, dalla prima pagina, ndr) riflette sulle possibili conseguenze della manovra e sulla necessità di un'analisi più dettagliata. "Siamo in presenza - osserva - di misure che meritano una grande attenzione da parte del sindacato". A preoccupare Betti sono, appunto, i tagli agli Enti locali, che rischiano di vanificare quanto previsto in tema di equità: "il carico fiscale, diretto e indiretto, che ricade su lavoratori e pensionati (anche sulle fasce a basso reddito) - scrive - rischia di essere superiore ai risibili vantaggi garantiti dal riordino delle aliquote Irpef". Delusione anche per la questione degli incapienti. La Cisl, commenta Betti, non sottovaluta gli sforzi né la difficile situazione economica ma si aspettava "maggiore sensibilità".

Spetta ora a Prodi e ai suoi ministri sciogliere le riserve di chi rappresenta lavoratori e pensionati. Un primo segnale, intanto, è arrivato dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha deciso di coinvolgere direttamente Spi, Fnp e Uilp nel negoziato sulla rivalutazione delle pensioni, che partirà a gennaio. Una mossa apprezzata da Uda, anche perché diretta ad "approfondire le tematiche pensionistiche non soltanto per i pensionati futuri ma anche per quelli di chi è già in pensione".