L' accordo sul Tfr rappresenta per la Cisl un traguardo importante ''perche' realizza per la prima volta un vero pluralismo finanziario, un obiettivo che questo sindacato ha inseguito per 60 anni della sua storia''.
Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, oggi a Monfalcone, in merito all' accordo firmato ieri a Palazzo Chigi da Governo, sindacati e Confindustria .
"Un obiettivo - ha aggiunto Bonanni - ostacolato in passato da ''interessi forti'' ai quali il precedente governo ''si era inchinato. Ostacoli - precisa - posti poi sul cammino anche da certa sinistra ideologica, che non vedeva nei fondi, oltre alla possibilita' per i lavoratori di partecipare al rischio d' impresa, anche quella di partecipare alla governance''.
Sono questi risultati che, secondo il segretario generale fanno dell' accordo sul Tfr "un passo avanti nell' evoluzione del mondo del lavoro ma anche del ruolo del lavoratore, non solo come prestatore d' opera, ma anche come attore importante sociale e economico, che incide non solo con il proprio lavoro ma anche con il proprio risparmio e con il proprio potere collettivo sulle vicende dell' economia''.
"La previdenza integrativa - osserva ancora Bonanni - rappresenta quella 'seconda gamba' previdenziale che fino ad ora e' mancata, e sara' al servizio di milioni e milioni di lavoratori, dopo che 12 milioni di giovani ed ex giovani sono stati danneggiati dall' infedelta' di vari governi. E le aziende, soprattutto quelle di carattere familiare non potranno che avvantaggiarsene''. Quanto all'impiego delle somme che confluiranno nei fondi, Bonanni ha tenuto a precisare che l' accordo prevede che essi siano ''sorvegliati dai lavoratori, come succede in tutto il mondo, anche se in condizioni particolari e di pari remunerazione potranno decidere attraverso le loro rappresentanze''.
Un'ultima precisazione: "l' intesa sul Tfr salvaguarda il diritto di tutti i lavoratori, a prescindere dall' opzione prescelta, all' anticipo di somme necessarie all' acquisto della prima casa o per motivi di salute, come previsto dalla precedente normativa" . In calce all'accordo è stata infatti aggiunta un' apposita postilla ''per renderlo ancora piu' chiaro: su richiesta, chiunque potra' attingere al proprio Tfr con le stesse modalita' di prima''.
Bonanni ha poi sottolineato la necessità di ''premere sull'acceleratore puntando a un patto per una maggiore produttivita' e per una migliore redistribuzione del reddito che ne deriverà. ''Da tempo - ha osservato - le aziende fanno molti profitti e la redistribuzione sui salari non avviene. Noi fino all'altro ieri - ha tenuto a sottolineare - abbiamo insistito per un patto per una maggiore produttivita' e per dividerci maggiormente il frutto del maggiore lavoro: questa e' la sfida che noi, proprio a ridosso dell'accordo sul Tfr, lanciamo agli altri sindacati ma anche alla Confindustria, in risposta a tutti coloro che non fanno che chiedere tagli, come se l'economia italiana si potesse risollevare solo così. E' questo l'unico modo - ha concluso - per aumentare i salari ma anche per uscire dalla stagnazione in cui l'Italia versa da troppo tempo''.
In allegato l'accordo sottoscritto fra Governo e parti sociali.
nella sezione documenti il testo dell'accordo.