03/11/2006
Incontro con il ministro Bersani: una nota della UST di Cagliari
Incontro con il Ministro Bersani a Roma per affrontare la questione delle tariffe energetiche per l’attuazione dell’Accordo di Programma della Chimica Sarda.

Nota della UST/CISL di Cagliari ( a cura di Mimmo Contu)


Si è tenuto a Roma, presso il Ministero dell’industria, il giorno 31 Ottobre 2006, un mega vertice per affrontare le questioni energetiche e i problemi relativi all’applicazione dell’accordo di programma della Chimica Sarda, siglato con il Governo Berlusconi il 14 Luglio 2003, (ben tre anni fa.)
All’incontro, svolto presso la sala Parlamentino del Ministero dell’Industria, hanno preso parte oltre settanta persone (autorità regionali con il presidente Soru e l’assessore Rau in testa, sindacalisti, forze sociali, confindustria, tecnici).
La CISL ha partecipato all’incontro, certa di aver condotto le battaglie giuste a difesa dell’apparato produttivo sardo e convinta della bontà delle scelte e degli accordi faticosamente firmati a suo tempo (basti pensare alla diffidenza di qualcuno nella notte del 14 luglio del 2003).
La Cisl, a tutti i livelli, firmò , senza tentennamenti, quell’accordo, perché era fortemente convinta che l'accordo sulla chimica fosse, e lo è ancora se esistono le volontà politiche, un ottimo strumento di programmazione negoziata e di rilancio e infrastrutturazione per un comparto importante e strategico per la Sardegna, quale la Chimica.
Un ruolo di estrema importanza in tutta questa partita viene rappresentata dal Problema degli eccessivi costi dell’Energia Elettrica, trattandosi di aziende altamente energivore ( ciclo Cloro derivati, per intendersi.)
Senza immergersi in grandi progetti e piani energetici, si riteneva che l’unica strada percorribile fosse quella dell’abbattimento del costo del KW/ora, che rispetto a tutto il resto d’italia è paurosamente superiore per via dell’assenza del metano in Sardegna.
Qualsiasi progetto di revamping Industriale nel settore delle Chimica del Cloro deve fare i conti con questa diseconomia. Basti pensare che il 70% dei costi di produzione dei Cloro/Cloro derivati di macchiareddu, è attribuibile al costo della bolletta energetica.
Dopo le procedure di infrazione dell’unione Europea, che ha cassato la possibilità di abbattere i costi energetici, sicuramente ispirata da qualche gruppo Industriale concorrente nella Chimica Internazionale, oggi siamo di nuovo all’anno zero.
Si parla di accordi bilaterali fra Enel ed Endesa e aziende interessate, tipo Syndial, Evc, Alcoa, e Portovesme srl.
Il settore chimico pare ormai stremato e se entro pochi mesi non dovessero arrivare risultati, c’è il fondato rischio di portare a casa solo le macerie, anziché energia a basso costo o l’accordo di programma della Chimica.
La valutazione dell’incontro con il Ministro Bersani va dunque fatta con prudenza, anche se, con un po’ di realismo, si potrebbe dire che, a volte, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa.
Da Roma non si è tornati con un protocollo d’Intesa con il Ministro e con il Presidente della Regione che definisse, in maniera molto pratica, i percorsi da seguire, ma ci sono state solo assicurazioni verbali ed un comunicato stampa a cura del Ministero. Forse sarebbe stato meglio se una riunione di tali proporzioni, fosse stata meglio preparata, per portare a casa qualche risultato.
In realtà, c’è la possibilità di assistere ai soliti viaggi del Presidente Soru con entourage al seguito, che ben si guarda di coinvolgere i soggetti protagonisti di questa partita.
Proviamo a riepilogare:
1)Tariffe energetiche: la via Europea, che consiste nel convincere i paesi membri della bontà di prevedere aiuti di stato per le imprese strategiche, si prospetta una via difficile e molto lunga come tempi;
2)Si vuole percorrere la strada degli accordi bilaterali, ma tutto dipende dalle condizioni e della spinta politica che si vorrà dare a questo percorso.
3)Il costo del MgW-ora si aggira intorno agli 80 €uro; per rendere efficiente il sistema delle aziende Energivore si dovrebbe arrivare almeno sui 30/35 €uro;
4)Quindi, occorre separare i problemi strutturali, sfruttamento della Miniera di Carbone, Nuovo elettrodo Sapei, oltre il Sacoi gia esistente, metanodotto dall’Algeria (GALSI), e fotovoltaico sfruttando i wafer derivati dal Silicio, da quelli generati dalla contingenza e dal “subito cantierabile”
5)Chimica: La Regione è intenzionata ad intraprendere azioni legali contro l’Eni per costringerla ad adempiere alle sue responsabilità sul piano del recupero ambientale. Sarebbe opportuno invece cercare di convincerla a restare ed investire sul nostro territorio.
6)Il governo non ha risposto chiaramente se intende localizzare dei rigassificatori in Sardegna;
7)Riconferma degli impegni sottoscritti e lavorare sul solco già tracciato sul piano dell’accordo di programma della Chimica; quindi garanzia delle coperture economiche e ripresentare al Cipe i progetti Creo, Ineos; i contratti di localizzazione riguardanti la logistica del porto di Cagliari ed il progetto di Eutalsat;
8)La Regione garantisce i fondi di propria competenza, lo Stato pure, ma sulla Finanziaria nazionale non se ne vede traccia;
9)Per quanto riguarda il piano di infrastrutturazione di Macchiareddu, Prokemia e Crea, siamo all’anno zero. Questi progetti non sono andati avanti neanche in Sede Ministeriale e i tempi si allungano a dismisura.
In estrema sintesi questo è il risultato della riunione di ieri. Abbiamo il dovere di continuare a sollecitare e sperare, ma dobbiamo iniziare a pretendere che si inizi a FARE, bene e in fretta, senza farci confondere e fuorviare dalle parole, a prescindere dall’appartenenza politica del Ministro che le pronuncia.
Alle tante parole e ai tanti impegni, devono seguire fatti veri e concreti.

Cagliari 31.10.2006

Mimmo Contu – Segretario Territoriale UST Cisl Cagliari – Responsabile Industria