07/11/2006
Alitalia: nuovo incontro con Alitalia airport
Dopo l'incontro del 27 ottobre, nel corso del quale la dirigenza dell'Alitalia Airport aveva comunicato la proroga fino a gennaio 2007 dell'accordo commerciale tra Alitalia e Meridiana ed Airone, nuova riunione ieri 6 novembre. La proroga dell'accordo commerciale, il cui testo non è mai stato in possesso delle OO.SS., consente di garantire, almeno fino al 31 gennaio i posti di lavoro.
La novità è che, avendo il TAR respinto il ricorso di Alitalia avverso la concessione delle tratte della continuità territoriale, l'assenza di Alitalia dallo scalo di Cagliari (a parte il volo Cagliari/Venzia), appare irreversibile almeno per alcuni anni.
Nel corso della riunione, l'azienda si è limitata a specificare meglio i provvedimenti interni tesi ad alleggerire la situazione occupazionale. Verrà dato corso ai trasferimenti volontari su altri scali (per ora 1 soltanto); verrà data la possibilità di accedere, volontariamente al Fondo di solidarietà (per il momento 10 sono le domande arrivate) fino a tutta la settimana in corso. Queste ultime saranno soggette a valutazioni tecnico organizzative.
L'azienda ha anche comunicato che procederà, a partire dalla metà del mese di novembre ad una serie di assunzioni di lavoratori stagionali, senza però specificare le quantità e l'orario (4 o 6 ore giornaliere).
L'azienda si è anche impegnata a riconvocare una riunione apposita, entro il mese di novembre, per discutere il merito delle problematiche dell'aeroporto di Cagliari.
Su questo vi è stata una divergenza tra le organizzazioni sindacali presenti (per la Cisl Fabrizio Carta segretario generale Cisl e Alessio Agus rappresentante sindacale aziendale).
A parere della Cisl, un incontro con l'alitalia, pur importante, non è determinante ai fini della risoluzione dei problemi dell'aeroporto cagliaritano, né del problema della salvaguardia dei posti di lavoro (sicuri finora solo fino al 31 gennaio 2007).
Occorre convocare un tavolo generale, al quale partecipino il Ministero dei trasporti - che già si è impegnato in tal senso - la regione Sarda, CGIL CISL UIL, la società di gestione dell'aeroporto, le aziende che operano nello scalo cagliaritano nei servizi a terra, ma anche gli enti locali.
E' una questione complicata quella da affrontare: il regime di continuità territoriale, la presenza delle compagnie low coast, la concessione quarantennale alla società di gestione dell'aeroporto e l'assetto azionario della stessa, il percorso di salvaguardia dei posti di lavoro, l'inserimento dell'attività aeroportuale all'interno di una logica di sistema di sviluppo territoriale, sono temi che si devono affrontare, coinvolgendo tutte le istituzioni e le forze sociali della provincia.
L'azienda ovviamente, specie nella delegazione con la quale si è presentata, era impossibilitata a dare risposte di questo genere.
A fronte dunque di una posizione della CGIL che intendeva apporre una sua dichiarazione, in calce al verbale, la Cisl ha preferito non siglare il verbale dell'incontro. La Cisl si è fatta promotrice, immediatamente, di inviare una richiesta di incontro (unitaria) all'assessore ai trasporti della Regione Sarda, Sandro Broccia. Nel frattempo, si deve osservare il silenzio del Ministero dei trasporti che si era impegnato a convocare un tavolo di confronto sulle questioni dell'aeroporto di Cagliari.
La rottura del fronte sindacale non appare sicuramente un dato positivo, perché la delicatezza dei problemi sul tappeto, richiederebbe un'unità di intenti ed una posizione comune che oggi non c'è.
Nota a cura del segretario generale della Cisl di Cagliari, Fabrizio Carta