13/11/2006
Servitù militari a Cagliari: non servono polemiche ma più concertazione con sindacati e associazioni
In merito alla polemica di questi tra Regione e Comune di Cagliari, relativa alla proprietà delle zone militari da dismettere, le segreterie territoriali di CGIL CISL UIL hanno diramato un comunicato stampa.

COMUNICATO SEGRETERIE TERRITORIALI
Sulle servitù militari a Cagliari

La restituzione delle zone di Cagliari, sulle quali gravano le servitù militari, all’uso civile, rappresenta un fatto positivo ed è il frutto di un’azione incisiva non solo della Regione Sarda, ma anche di tutta la comunità (è anche una rivendicazione storica dei sindacati confederali). Zone di grande pregio ambientale e paesaggistico, vengono rese alla fruizione dei cittadini cagliaritani e sardi. Siamo convinti che, la gestione delle aree, rimaste incontaminate anche grazie ai vincoli militari, dovrà essere particolarmente attenta alla tutela dell’ambiente, ma che potrà anche essere un’opportunità di sviluppo e di occupazione per il territorio.

Ecco perché la polemica, scoppiata in questi giorni, tra Regione Sarda e in particolare il Presidente Soru e il Sindaco di Cagliari, Emilio Floris, non può che preoccupare le organizzazioni sindacali.

Al Presidente della Giunta regionale, va dato il merito di aver sollecitato la dismissione, ma non si può non riconoscere che le competenze sullo sviluppo della città di Cagliari, comprese le aree in questione, debbano essere dell’Amministrazione Comunale. Sarebbe però altrettanto auspicabile che, data l’importanza e la rilevanza regionale del capoluogo, queste linee di sviluppo, comprese quindi le idee relative all’utilizzo delle aree militari in fase di dismissione, fossero coordinate con le politiche regionali. Il sindacato auspica quindi non uno scontro tra istituzioni, che non conviene a nessuno, ma il coordinamento tra Regione, Provincia e Comune di Cagliari.

Tuttavia, non si può e si deve dimenticare il ruolo che devono rivestire, in questa vicenda, i cittadini, i lavoratori e i pensionati di questa città. Il sindaco di Cagliari, all’atto della sua elezione, dichiarò che il cardine della sua attività sarebbe stata la concertazione con le Organizzazioni sindacali e con il mondo dell’associazionismo e il confronto continuo con i cittadini. Ad oggi, mentre si legge sui giornali di piani strategici comunali, a CGIL CISL UIL non è arrivata alcuna convocazione, pur essendo stata inviata una lettera di incontro, ben circostanziata, fin dal mese di settembre scorso.

Il rilancio della città come “Capitale nel Mediterraneo”, per usare lo slogan del Sindaco Emilio Floris, deve presupporre invece un confronto con il sindacato confederale e il coordinamento delle iniziative con tutti gli attori sociali, istituzionali ed economici dell’area metropolitana di Cagliari.

Le segreterie territoriali
CGIL CISL UIL
Costa – Carta - Mereu