Il 10 novembre, organizzato dalla Confindustria di Cagliari, si è svolto un interessante convegno sull'energia, al quale hanno preso parte politici (l'assessore Rau che ha parlato del piano regionale dell'energia), rappresentanti dell'Unione Europea, rappresentanti di Terna la socieà incaricata della posa del cavo SAPEI (che ha illustrato lo stato dei lavori per l'attivazione del cavo SAPEI) e di GALSI che ha informato sulla data di inzizio dei lavori del metanodotto che porterà il metano algerino nella nostra Isola e da qui al resto dell'Italia. Proprio in questi giorni è stato firmato ad Algeri, dal Governo italiano, l'accordo che dà il via ai lavori che dovrebbero concludersi intorno al 2011.
Nel corso del dibattito è intervenuto, a nome di CGIL CISL UIL di Cagliari, il segretario confederale della Cisl di Cagliari Mimmo Contu.
L'intervento (il testo integrale nella sezione documenti) ha affrontato con rigore e lucidità il tema dell'energia, la sua importanza per le aziende industriali dell'isola e, in particolare per la provincia di Cagliari, e per lo sviluppo economico del territorio.
Il problema energia è fondamentale per la Sardegna, priva da sempre del metano, con scarso utilizzo delle fonti alternative (biomasse, eolico, solare etc.): Questo fatto ha accentuato la dipendenza energetica della sardegna, ha indotto dei maggiori costi e quindi mette a rischio la stessa sopravvivenza del sistema industriale sardo.
Se non si fa in fretta, ha aggiunto il sindacalista, c'è il rischio che industrie in Sardegna, tra un pò di tempo, non ce ne siano più. Per questo, al di là dei progetti in corso, che sono importanti, ma per la cui realizzazione necessita del tempo, bisogna chiedere un abbattimento delle tariffe per l'energia per venire incontro alle esigenze delle imprese, in attesa che decollino le opere promesse (ciò avverrà non prima del 2009 se non il 2011).
Ciò se si vuole mantenere l'esistente e si vogliono conservare i posti di lavoro, oggi messi a rischio.
Scartata l'opzione del nucleare (troppo costosa e anche invisa all'opinione pubblica), occorre, nella prospettiva, attivare l'utilizzo del carbone, opportunamente trattato e delle fonti energetiche alternative, anche se esse possono essere solo complementari. Circa il metanodotto, è necessario implementare le reti interne alla Sardegna per poter fruire di un prodotto, quale il metano, da sempre mancato in Sardegna. Solo in questo modo, il metanodotto sarà un fatto di enorme positività.
Per far questo, è necessario mettere in campo un'azione sinergica e concertata tra aziende, associazioni di categoria e sindacato dei lavoratori, per fare fronte comune, insieme alla Regione sarda, anche rispetto a Governo e Unione Europea.
Il tavolo di Governance con la CONFINDUSTRIA ha proprio il fine di mettere insieme le forze sociali per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione e dare più impulso ad un'industria moderna, efficiente e rispettosa dell'ambiente. Senza il rilancio dell'industria, a parere di Mimmo Contu, non c'è sviluppo vero.