L'adiconsum, con il responsabile territoriale Simone Girau, interviene sulle cartelle pazze ICI, emesse dal Comune di Cagliari.
Torna l’incubo delle cartelle pazze. Anche quest’anno si ripete il fenomeno che, stranamente, coincide ogni anno con il periodo della tredicesima.
Cambiano gli scenari, ma non i protagonisti: mentre l’anno scorso il comune cercava di fare cassa inviando bollette dell’acqua prescritte, quest’anno ha pensato bene di giocare la carta dell’ICI. Le vittime sono sempre i cittadini che sotto l’albero di Natale trovano delle ingiustificate richieste di pagamento.
A pensar male si potrebbe pensare che i recenti tagli alle casse comunali aguzzino le menti degli amministratori locali.
Per evitare dunque di fare dei regali all’amministrazione comunale è sufficiente seguire una semplice procedura:
Insieme alla lettera di richiesta arriva al contribuente anche il modulo di contestazione, il quale va rispedito così com’è inserendo una crocetta nell''ultima riga dove è scritto "ALTRO:" ed a fianco la seguente frase: LA VARIAZIONE DI INDIRIZZO O TOPONOMASTICA NON COMPORTA L'OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMUNE.
L’obbligo infatti sorge solamente qualora, in un determinato anno d’imposta si verifichino acquisti, cessazioni o modificazioni della soggettività passiva.
Questo modulo va poi rispedito tramite raccomandata a/r o portato a mano presso l’ufficio ICI del Comune di Cagliari in Via Sauro, angolo Viale Trieste (facendosi consegnare una ricevuta). Qualora il modulo non fosse presente all’interno della busta può essere scaricato dal sito del comune di Cagliari (www.comune.cagliari.it) cliccando sul link "tributi e canoni" e successivamente su “ICI”.
Gli uffici dell’Adiconsum sono a disposizione per assistere i consumatori nella compilazione della modulistica.