23/12/2006
Il corso di Villanovaforru della Cisl di Cagliari: una nota di Sandra Agnesa
Una breve nota scritta da Sandra Agnesa, formatrice del corso della Cisl di Cagliari di Villanovaforru.
CORSO DI FORMAZIONE

“STRADA FACENDO” 14 / 15 dicembre 2006
La giornata piovosa invita a stare al chiuso e i corsisti sono puntualissimi. Con Fabrizio Carta come coordinatore, giovani e meno giovani, a Villanovaforru a scuola di sindacato nel corso modulare organizzato dalla Segreteria UST di Cagliari dal titolo evocativo “Strada facendo…” un po’ perché lungo il cammino abbiamo trovato chi ha addirittura scritto la storia della Cisl in Sardegna. Giannetto Lai ci racconta con voce chiara e tranquilla di come nel ’50 ha fondato il nostro sindacato qui in Sardegna e con gli stessi occhi sereni guarda tutti i ragazzi che ha intorno e che lo ascoltano incantati in un silenzio totale. Si inizia proprio con una tavola rotonda : Antonio Ulargiu e il Segretario Generale Mario Medde chiacchierano e ricordano, come davanti ad un bel fuoco, coordinati dal giornalista Mario Girau.
Poi iniziano i lavori di gruppo e di pomeriggio, con l’arrivo di Bruno Manghi , direttore del Centro Studi Cisl di Firenze, si apre la fase di studio e confronto sui modelli di sindacato.
Un sindacato da reinventare, dicono i corsisti, sulla base dei nuovi lavori e della precarietà. Occorre avere fantasia e grinta e mai disperarsi perché ciò che facciamo meglio “farsi sempre i fatti degli altri”, sarà più forte di ogni ostacolo, di qualunque difficoltà.
Anche imparare come utilizzare tutti i servizi offerti dalla CISL ed illustrati dal Giovanni Matta, della segreteria Regionale, non si traduce in una lunga lista di nomi e competenze, ma in una ragionata verifica di quanto ancora ci sia da fare. E le slides presentate da Roberto Demontis su come viene gestita, economicamente e amministrativamente, la nostra organizzazione sindacale serve a richiamare la responsabilità di chi gestisce i soldi degli iscritti.
Due giorni pieni zeppi di conoscenze, incontri, discussioni e risate. Insomma, pieni di tutto quel enorme patrimonio umano di cui il nostro sindacato va giustamente fiero.
Sandra Agnesa