28/12/2006
Lsu: la finanziaria nazionale prevede la proroga dell'attività e una deroga per le assunzioni nei piccoli comuni
In una lettera datata 27 dicembre, l'assessorato al lavoro della Regione Sardegna segnala agli enti utilizzatori l'opportunità che l'attività socialmente utile (che scade il 31.12.2006) venga proseguita, anche per garantire la regolare erogazione delle spettanze ai lavoratori, dopo tale data, nell'attesa che la Regione stessa comunichi le modalità per la stesura degli atti deliberativi definitivi.
Ciò perché la Finanziaria nazionale, approvata nei giorni scorsi in via definitiva, prevede al comma 678 lettera d, e, f la proroga dei lavori socialmente utili. "Il ministero del lavoro è autorizzato a stipulare con i comuni nel limite massimo complessivo di 1 milione di euro per l'anno 2007, previa intesa in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, nuove convenzioni per lo svolgimento di attività socialmente utili e per l'attuazione di misure di politica attiva del lavoro, riferite ai lavoratori impegnati in attività socialmente utili, nella disponibilità da almeno sette anni di comuni con popolazione inferiore a 50000 abitanti".
Nella Finanziaria è contenuto anche un altro provvedimento interessante (lettera F dello stesso comma): è prevista, in deroga a quanto disposto dal decreto legislativo 468/97, limitatamente all'anno 2007, per i comuni con meno di 5000 abitanti che hanno vuoti di organico e relativamente alle sole qualifiche "basse" della P.A. per le assunzioni nell'organico di LSU.
Tali assunzioni sono però soggette ad un massimale numerico di 2450 unità. Sono stati stanziati 23 milioni di EURO ed ai comuni spettano gli incentivi stabiliti dal decreto legislativo 81/2000.(sgravi INPS)
Questo comma apre le porte per le assunzioni dirette in diversi comuni della nostra provincia, al di sotto della soglia dei 5000 abitanti, tenendo anche conto dei vantaggi derivanti dai contributi che la Regione sarda ha già stanziato per le assunzioni e che essi coprono il 100% del costo lavoro per i primi tre anni, e il 75% per i successivi due. Occorre ora procedere concretamente e velocemente su questa strada che, insieme alle assunzioni previste nelle società a partecipazione pubblica, costituite da alcuni enti, possono dare un decisivo contributo all'eliminazione di un fenomeno quale quello dei LSU, ormai degenerato negli anni e che ha costretto i lavoratori nella precarietà e nell'incertezza.
nota a cura della Cisl di Cagliari.