21/01/2007
La Regione ha le risorse per stabilizzare circa 600 LSU
Il 18 gennaio le segreterie regionali CGIL CISL UIL si sono incontrate con l’assessore al lavoro della Regione sarda, Dr.ssa Maddalena Salerno, per definire i processi di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.
La Finanziaria nazionale prevede la possibilità di procedere alle assunzioni nei comuni con meno di 5000 abitanti e, naturalmente, quella di assumere da parte di societàa partecipazione pubblica, società miste o privati. Al momento sono esclusi dalla deroga al blocco delle assunzioni i comuni con oltre cinquemila abitanti.
La Regione contribuirà ai costi per il 100% per i primi tre anni e per il 75% nei successivi due, sia per le assunzioni nell’ente locale, sia per quelle nelle società a partecipazione pubblica. Le risorse disponibili consentono la stabilizzazione di circa 620 lavoratori.
In totale i lavoratori interessati da subito sono 470, mentre qualche difficoltà appare esserci per altri 155, impegnati in Comuni oltre i cinquemila abitanti: per questi ultimi sussiste sempre il blocco delle assunzioni.
La Regione ha posto il limite del 10 febbraio come termine per predisporre le assunzioni nei piccoli comuni, che vanno dunque sollecitati e, prima di quella data, si terrà un tavolo generale con tutti i territori.
Per quanto riguarda i numeri per le due province medio Campidano e Cagliari:

Nella Provincia di Cagliari, vi sono 6 comuni con meno di 5000 abitanti: di essi Pimentel (1 lavoratore), Teulada ( 5 ) Monastir (4/8) hanno già stabilito le assunzioni. Domusdemaria (1), Ussana ( 6 ), Donori (1) non hanno avanzato la richiesta di assunzione.

Nella Provincia del Medio Campidano, i comuni interessati sono 9: Las Plassas (1), Tuili (1), Barumini (1), Pabillonis (3), Sardara (5) sono disponibili, mentre Segariu (3), Villanovafranca (1), Furti (7), Villamar (13) ancora non hanno avanzato la richiesta.
In totale le stabilizzazioni in Regione previste sono: 83 nei piccoli comuni, 155 nei comuni con oltre 5000 abitanti (con le difficoltà già indicate prima), 87 nelle ASL, 185 nelle società in house, 55 nelle società miste e 63 in aziende private.

Le prospettive sembrano, dunque, buone, anche grazie al fatto che la Regione Sarda è riuscita a trovare le risorse necessarie; per i nostri territori si potrà dunque procedere alle assunzioni nelle società costituite a Cagliari, Provincia di Cagliari, Quartucciu, per un totale di circe 100 lavoratori.
Per quanto riguarda le ASL, occorre stabilire un meccanismo di selezione trasparente, mentre per i comuni con oltre i 5000 abitanti, bisognerà probabilmente trovare altre formule, dato il permanere della preclusione alle assunzioni dirette.
nota a cura della Cisl di Cagliari