21/01/2007
Vertenza Alhambras Garden: continua la protesta dei lavoratori. Una nota della Cisl di Cagliari
La vertenza dei 41 lavoratori di Alambra’s Garden, ditta alla quale nel 2001 è stato affidato per 5 anni il servizio del verde della città di Quartu, sta determinando momenti di forte tensione e polemiche pesanti nei confronti delle organizzazioni sindacali.
I lavoratori, 33 dei quali erano lavoratori socialmente utili, furono stabilizzati con un affidamento diretto, allora previsto dalla legge, e con la firma di un accordo sindacale, sofferto ma, alla fine, accettato da quasi tutti i lavoratori che, comunque, ha consentito ai lavoratori di poter fruire della retribuzione del contratto nazionale di igiene ambiente, li ha fatti uscire dalla sacca della precarietà, attraverso la clausola sociale, e dalla mancanza di contributi previdenziali.
La Cisl difende la validità dell’accordo. D’altronde, se i dipendenti dell’azienda possono accampare i giusti diritti alla continuazione dell’attività lavorativa e al mantenimento della retribuzione goduta, lo devono proprio a quell’accordo, tanto ingiustamente vituperato.
Se non si parte da questa premessa, è difficile comprendere la vertenza e le sue sfaccettature.
Certo, l’attività di questi anni non è stata priva di difficoltà, per la cronica morosità del Comune di Quartu e per diverse inadempienze da parte di un’azienda che deve comunque molto, per la sua crescita, proprio all’affidamento.
Oggi, la Giunta comunale di Quartu vuole fare una gara d’appalto dividendo in due l’attività, stanzia risorse che non sono sufficienti perché l’imprenditore che si aggiudicherà l’appalto possa applicare il contratto di riferimento dell’igiene e ambiente, si rifiuta di prendere in considerazione l’assunzione all’interno della società a partecipazione pubblica, recentemente costituita dal Comune.
E’ vero che garantisce la continuità dell’attività lavorativa, ma non si può accettare una perdita di oltre il 15% nella retribuzione che porterebbe i lavoratori quasi alla soglia della povertà, negando, nei fatti, una stabilità raggiunta da altri lavoratori nelle stesse condizioni.
A parere della segreteria della Cisl, bisogna sgombrare il campo da ogni strumentalizzazione politica e da vane promesse e riportare serenità nell’ambiente, anche perché l’attività futura non deve essere compromessa da inutili conflittualità, controproducenti per tutti. (azienda, lavoratori, Comune, cittadini quartesi).
La Cisl e le altre organizzazioni considerano la risoluzione positiva di questa vertenza molto importante, perché emblematica sia rispetto ai processi di stabilizzazione vera dei LSU, ma anche per la difesa dei livelli retributivi.
Tutto ciò è stato ribadito nel recente incontro con il Sindaco che, pur facendo registrare qualche passo in avanti, non è servito ancora a delineare un accordo risolutivo.
Rimangono perciò le preoccupazioni, anche perché la proroga concessa alla ditta Alhambras scade il 30 aprile, ma l’imprenditore rifiuta di prenderla in considerazione e vuol mandare tutti i lavoratori a casa il 17 febbraio.
Insomma, una situazione intricata per la cui risoluzione ci vuole ragionevolezza ma anche buona volontà da parte dell’amministrazione, nonché l’impegno di tutti per superare contrapposizioni inutili ed esasperazioni drammatiche. Nelle prossime ore, si attendono ulteriori convocazioni.
Fabrizio Carta segretario generale Cisl Cagliari