Scongiurato il pericolo di licenziamento dei lavoratori Alitalia Airport.
Finalmente dopo mille richieste sindacali, si è tenuto a Roma, il 25 gennaio, alla sede del Ministero dei Trasporti, un incontro per affrontare i nodi della scadenza dell’accordo (31 gennaio), in forza del quale i 100 lavoratori di Alitalia Airport, vengono utilizzati nello scalo dell’aeroporto di Elmas.
Il vertice è stato presieduto dall’ingegner Placidi, segretario del Ministro Bianchi, e ha visto la presenza, oltreché di CGIL CISL UIL (per la Cisl Fabrizio Carta, Alessio Agus e Pippo Starita), dell’assessore regionale ai trasporti Broccia, dei rappresentanti dell’ENAC, della SOGAER, la società di gestione dell’aeroporto cagliaritano, dell’EAS (la società di gestione dei servizi aeroportuali operante a Cagliari, di proprietà di AIRONE), dell’Alitalia Airport e di Meridiana.
L’incontro, chiesto da tempo dalle segreterie territoriali, ha rappresentato sicuramente un passo in avanti, anche perché è stato un momento verità. Si è passati da incontri bilaterali, nei quali ognuno raccontava la sua storia, ad un confronto generale dove, sembra, si sono calate le carte in tavola. E’ la dimostrazione che il sindacato aveva visto giusto, perché, per risolvere la vertenza, ogni parte deve mettere del suo. Sarebbe veramente inconcepibile che, in un aeroporto destinato ad un aumento esponenziale di traffici, ci fossero licenziamenti o riduzioni di personale.
E così, da una parte il Ministero ha annunciato che alla SOGAER sarà data quanto prima la concessione, forse non quarantennale ma comunque di lunga durata e con vincoli precisi, dall’altro lato Alitalia ha accettato di prorogare ancora la fase attuale per consentire di attuare il percorso previsto, mentre, è questa è una novità, l’imprenditore privato, Dr. Toto, rappresentante dell’EAS, ha calato l’asso, dichiarando di essere disponibile ad assumere “27 full time equivalent”, pari a 35 lavoratori tra tempi pieni e tempi parziale ed ha ipotizzato la costruzione, nei prossimi mesi, di un’unica società di gestione, attraverso la costituzione di una società mista, venendo così incontro a quanto ipotizzato dall’assessore Broccia: Come Cisl abbiamo osservato che tale progetto, pur valido, richiede del tempo e la massima attenzione.
Pertanto, la sorte dei 100 lavoratori Alitalia sarà questa: 35 lavoratori a tempo indeterminato dovrebbero passare ad EAS; 19 sono attualmente in solidarietà ( 1 febbraio 30 settembre) ma anche per essi si dovranno stipulare accordi per garantirne la continuità occupazionale; i 24 lavoratori stagionali saranno inseriti in un bacino aeroportuale dal quale le società (o la società di gestione futura) dovrà attingere per i picchi di lavoro; il restante del personale “deve” essere assorbito dalla SOGAERDYN. C’è da osservare che il presidente della SOGAER ha osservato un profilo attendista, riservandosi una risposta dopo aver convocato il consiglio di amministrazione. Naturalmente appare impensabile prevedere un rifiuto da parte di una società che è in mano pubblica: se ciò avvenisse, CGIL CISL UIL stigmatizzerebbero fortemente tale decisione.
Il segretario del Ministro ha già fissato un’altra riunione per il 20 di febbraio, a tavolo pieno, nella quale procedere alla firma degli accordi che devono essere costruiti in queste settimane.
Si tratta quindi di un passo avanti importante perché le parti si sono assunte la loro responsabilità, anche se ancora vi sono molti punti da chiarire e da trattare sindacalmente (retribuzioni, livelli di inquadramento, modalità del passaggio, diritti acquisiti). Si è comunque passati dalla logica degli accordi commerciali a quella dell’accordo e della trattativa sindacale.
Resta certo l’amarezza dei lavoratori e degli utenti sardi che vedono la Sardegna privata della presenza dell’ALITALIA, con tutti gli inconvenienti che si determinano, tuttavia sembra prevalere la logica della tutela dei lavoratori e dei loro diritti.
Di questo si parlerà in un’assemblea lunedì 29 gennaio alle ore 14.
Nota a cura della Cisl di Cagliari