Cagliari Città Metropolitana – Nota stampa della Cisl Cagliari
Porsi il problema di che fine ha fatto, nel dibattito politico regionale, la questione di Cagliari città metropolitana è un interrogativo che sorge spontaneo nel leggere il testo del disegno di legge (codice delle autonomie) approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi.
Il Governo, si propone di attuare gli articoli 114, 117 e 118 del titolo V della Costituzione riformati nel 2001, per raggiungere alcuni obiettivi:
• La definizione di un assetto chiaro delle competenze amministrative di comuni, province, città metropolitane, regioni e Stato;
• L’adeguamento dell’ordinamento degli enti locali al titolo V della Costituzione;
• L’istituzione delle città metropolitane.
L’articolo 3 prevede l’istituzione di 9 città metropolitane, quelle stesse indicate dalla legge 142/90, dettando alcune regole in merito all’iniziativa per la sua costituzione, all’identificazione del territorio interessato, all’indizione di un referendum. In alternativa all’istituzione della città metropolitana, nelle aree metropolitane possono essere individuate specifiche modalità di esercizio associato delle funzioni comunali ed ulteriori modalità di utilizzo congiunto delle funzioni possono esser definite dalle istituzioni locali e dalla regione interessata.
Alla luce di questo importante provvedimento, per la cui definizione occorreranno ancora molti passaggi, alla Cisl di Cagliari pare importante riproporre la questione a livello regionale. Se è vero che Cagliari non è indicata tra le città metropolitane in quanto capoluogo di una Regione a Statuto speciale, rimangono comunque tutte le esigenze di dare una definizione a questo problema a livello locale.
Tanto più il problema appare di attualità in quanto il Comune di Cagliari sta definendo in questi mesi, anche aprendo una fase di ascolto con gli attori sociali del territorio (comprese le organizzazioni sindacali), il piano strategico comunale. Al di là dei suoi contenuti, tutti da costruire, come si può pensare di affrontare i problemi della città, capitale nel Mediterraneo – per ripetere lo slogan della Giunta comunale – senza porre al centro del dibattito la definizione di una città metropolitana ?
Alcuni problemi di Cagliari, capoluogo di un’area che raggiunge oltre un terzo della popolazione sarda, come la viabilità urbana, l’università, il sistema scolastico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la localizzazione della rete ospedaliera, la politica abitativa, i servizi sociali o altro ancora devono essere affrontate in una logica di area.
Non ci pare che, anche nella discussione sulla legge statutaria oggi all’ordine del giorno in Regione, si discuta di tale ipotesi.
Secondo la Cisl di Cagliari, valorizzare il ruolo di Cagliari nell’area metropolitana, in una logica sinergica con i comuni circostanti, rappresenterebbe un fattore di successo non solo per risolvere i tanti problemi del capoluogo, ma anche per dare un contributo a quelli dell’intera Sardegna. Bisogna fare uno sforzo culturale, evitare campanilismi, ma a volte è utile, pur in una Regione a Statuto speciale più ordinaria delle Regioni ordinarie, imitare, pur nelle dovute proporzioni, quanto accade in campo nazionale.
Definire il ruolo di Cagliari, città metropolitana, integrare le sue competenze con quelle delle nuove e vecchie province, trattare il tema nell’ambito della riforma statutaria diventa assolutamente necessario, proprio per evitare confusioni e sovrapposizione di ruoli e dare risposte efficienti e razionali alle esigenze dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, praticando in concreto il principio della sussidiarietà.
Fabrizio Carta Segretario Generale Cisl Cagliari