Stallo nelle trattaive per la ricollocazione lavoratori dei dipendenti dell'Alitalia Airport, operanti nello scalo di Elmas. L'ultimo incontro, svoltosi il 20 febbraio, termine indicato dal Ministero dei Trasporti per raggiungere un accordo, tra CGIL CISL UIL e le aziende SOGAER, EAS e ALITALIA AIRPORT, si è risolto con un nulla di fatto, stante la distanza delle posizioni.
E' vero infatti che le aziende si sono impegnate a salvaguardare i posti di lavoro assumendoli a tempo indeterminato (36 EAS e 40 Sogaer, compresi i 19 lavoratori in solidarietà), ma le aziende intendono assumerli ex novo non riconoscendo i livelli professionali raggiunti, una parte degli scatti di anzianità e pretedendendo una flessibilità in termini aprioristici con l'applicazione di turni spezzati.
Rimane ancora nebulosa la situazione dei lavoratori precari che, a detta della dirigenza SOAGER, vedrebbero gli spazi diminuire ulteriormente. Rimangono ancora aleatori sia la questione della concessione quarantennale alla SOAGER che la questione della società unica di handling per la quale è previsto un generico impegno alla costituzione entro sei mesi. Permane anche l'incertezza rispetto alle qualifiche da riconoscere ai lavoratori in occasione del passaggio.
La situazione è ancora più incerta a causa della scedenza del 28 febbraio, ultima data di impiego per i dipendenti. I rappresentanti dell'Alitalia hanno infatti dichiarato che l'azienda, in caso di mancato accordo, avrebbe aperto la procedura di mobilità nei confronti di tutti i lavoratori. La vertenza si è quindi complicata e le segreterie territoriali unitarie hanno chiesto un incontro urgente all'assessore regionale Broccia e al Ministero per un tentaivo di mediazione.
nota a cura della Cisl Cagliari