Piena riuscita dello sciopero e delle manifestazioni nel territorio cagliaritano e del Medio Campidano. Diecimila persone a Cagliari e mille a Guspini sono scese in piazza, per protestare contro la legge finanziaria nazionale che penalizza la Sardegna e il territorio cagliaritano, in misura maggiore che nel resto del Paese, e per reclamare una politica di sviluppo basata sull'integrazione tra industria, agroindustria, turismo e servizi che riduca la disoccupazione e freni il fenomeno della povertà. Nel comizio conclusivo di Fulvio Giacomassi a Cagliari e nell'intervento iniziale di Edoardo Bizzarro a Guspini, sono stati ribaditi i motivi della protesta; No alla finanziaria iniqua e ingiusta, si ad una politica di sviluppo per i giovani, si alla difesa dei salari dei lavoratori e delle pensioni.
Il segretario nazionale Fulvio Giacomassi, nel suo intervento, ribadisce il ruolo fondamentale del Sindacato per rivendicare una politica di sviluppo per il Paese, per il Mezzogiorno e per la Sardegna che dia fiducia alle nuove generazioni e attui la saldatura tra anziani e giovani.
Lo sciopero e la manifestazione sono stati preceduti da decine di assemblee alle quali hanno partecipato migliaia di lavoratori e di pensionati. La partecipazione premia la linea sindacale di contrarietà alla manovra finanziaria e la scelta delle proposte che da tempo CGIL CISL UIL portano avanti.
Le percentuali di sciopero sfiorano mediamente l'80%.