Roma 1 marzo 2007
Accordo raggiunto in sede ministeriale tra Sogaer Eas e CGIL CISL UIL di Cagliari (presenti alle trattative Monica Mascia e Alessio Agus per la FIT e Fabrizio Carta per la CISL) per la difesa dei posti di lavoro dei dipendenti dell’Alitalia Airport. Determinante la ferma posizione assunta da CGIL CISL UIL, ma importante anche la mediazione svolta dall’assessore regionale, Broccia, e dal segretario del ministro Bianchi, ing. Placidi.
La vertenza durava da tempo, da quando l’Alitalia non aveva avanzato la richiesta di partecipazione alle gare per la continuità territoriale (maggio 2006) e l’Alitalia Airport aveva di fatto perso il servizio di assistenza ai voli, passati alle altre compagnie (Meridiana e Airone). Una vicenda estenuante, che ha visto numerose proroghe e che ha impegnato fortemente il sindacato in una battaglia per il mantenimento dei posti di lavoro, in uno scalo che ha grandi possibilità di incremento di traffico e di passeggeri.
Dall’incontro è anche emerso in modo ufficiale che la Sogaer (la società di gestione dell’aeroporto di proprietà al 95% della Camera di Commercio) avrà la concessione quarantennale, finora negata: il ministro dei trasporti, Bianchi, ha firmato, infatti, la concessione e sono in corso le procedure per la firma del ministro della difesa, Parisi, e del ministro delle finanze, Padoa Schioppa.
I termini dell’accordo, frutto di trattative lunghe ed estenuanti, sono:
q Il mantenimento del posto di lavoro garantito per tutti i dipendenti ( quelli a tempo indeterminato e i cosiddetti stabilizzandi, cioè lavoratori con contratti a tempo determinato di 22 mesi). 36 dipendenti saranno assunti dalla EAS e 40 dalla Sogaerdyn, compresi quelli in solidarietà. I numeri sono al lordo di sette trasferimenti volontari, chiesti in queste ore dai dipendenti Alitalia, mentre i lavoratori in solidarietà potranno fare la richiesta di trasferimento in altre sedi di lavoro Alitalia un mese prima della scadenza fissata al 30 settembre 2007.
q La conservazione degli scatti maturati. I periodi maturati presso l’Alitalia varranno per il conseguimento dello scatto successivo, fino ad un massimo di sette.
q Saranno mantenuti anche i livelli contrattuali conseguiti, mentre le mansioni di impiego saranno determinate dall’Azienda, in ragione delle esigenze operative.
q Per quanto riguarda la voce EDA (elemento distinto aziendale), essa verrà assorbita in tutto o in parte dalla corresponsione degli aumenti contrattuali degli ultimi due rinnovi che non erano stati erogati ai dipendenti dell’ALITALIA. L’eventuale surplus verrà riconosciuto sotto la forma di assegno ad personam assorbibile con i prossimi rinnovi contrattuali nazionali. I dipendenti non avranno ovviamente tutte le provvidenze aziendali dell’Alitalia, ma godranno di quelle delle aziende nelle quali verranno assunti. L’operazione dell’assorbimento dell’EDA consente comunque di allineare le paghe base, con conseguenze positive su TFR e su altri istituti contrattuali.
q Nell’accordo vi sono anche riferimenti alla flessibilità che verrà regolata dalle norme del contratto nazionale e dall’apertura di un tavolo di confronto in sede aziendale.
q Per i lavoratori a tempo determinato, verrà costituito un bacino unico dal quale le aziende pescheranno sulla base delle esigenze operative.
Un accordo che conserva l’occupazione e difende i livelli salariali e di professionalità dei dipendenti che, in alcuni casi, saranno oggetto di riconversione attraverso programmi formativi che vedranno il contributo della Regione Sarda.
Sullo sfondo dell’accordo, vi sono alcune tematiche importanti. La concessione quarantennale alla Sogaer, sulla quale anche il sindacato è d’accordo, sembra ormai acquisita e ciò consentirà di programmare lo sviluppo equilibrato dell’aeroporto. Il successivo passo sarà la vendita delle quote possedute dalla Camera di Commercio. Questo problema è stato uno dei principali ostacoli al raggiungimento dell’accordo, osteggiato in particolare dalla dirigenza della SOAGER, dubbiosa sull’effettiva concessione.
Il secondo è l’impegno alla costituzione di una società unica di handling entro sei mesi.
Questo è l’accordo politico: ora sono da aprire i tavoli tecnici per definire i passaggi, le mansioni, le modalità e discutere, senza pregiudizi ma anche senza penalizzazioni per i lavoratori, i problemi della flessibilità che sono anche correlati con la continuità territoriale che concentra i voli nelle prime fasce del mattino e di quelle serali.
Una vicenda complessa, ancora non definita completamente, ma che ha avuto un esito soddisfacente per i lavoratori. L’accordo deve anche rappresentare una pietra miliare per eventuali altri casi analoghi. Le prossime gare della continuità territoriale potrebbero innescare ulteriori problemi occupazionali ed in questo senso una società unica di handling, senza escludere la concorrenza, può essere una buona risposta, purché si fondi su produttività ed efficienza. Per far questo è determinante un clima aziendale positivo ed un corretto sistema di relazioni sindacali.
Nota a cura della Cisl di Cagliari.