13/03/2007
Situazione abitativa provincia di Cagliari: una nota del sindacato degli inquilini
SITUAZIONE ABITATIVA A CAGLIARI E PROVINCIA



La Provincia di Cagliari vive un momento di grande crisi dell’abitare, attenuata solamente in parte da alcuni dei pur positivi interventi e misure atti a arginare questo problema. In particolare.

Per quanto riguarda l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) lo stato di crisi dovuto alla carenza di alloggi è evidenziato da alcuni semplici ma significativi dati. Basti pensare che nel 2004 a Cagliari le domande per alloggi privi degli standard abitativi (case parcheggio) erano circa 1050. Nel 2003 le domande per l’assegnazione di un alloggio di ERP erano circa 2000 e nell’ultimo bando del 2006 (relativo agli alloggi in costruzione grazie agli stanziamenti previsti dalla legge 21/2000 denominata “20.000 alloggi in affitto”) le domande sono state circa 1230 per soli 59 alloggi disponibili. In provincia le cose non migliorano poi tanto: a Selargius le domande per 10 alloggi sono ben 100.
Note positive sembrano giungere dalla nuova finanziaria regionale che prevede diversi stanziamenti destinati alla riqualificazione urbana ed alla costruzione di alloggi di ERP. Nel dettaglio:
· Stanziamento di 65 milioni per l’ERP (per il triennio 2006/08).
· Stanziamento di 23 milioni per la riqualificazione di aree urbane relativa ai Contratti di Quartiere II per Cagliari (Sant’Elia e Mulinu Becciu) e Selargius.
· Stanziamento di 33 milioni per la riqualificazione del quartiere Sant’Elia, più 13 milioni per la manutenzione degli alloggi e 3 milioni per la recinzione dei palazzi Bodano, Gariazzo e gli “anelli”. Ulteriori 7 milioni dal Comune per la costruzione del porticciolo turistico.
La nuova stesura di una legge Regionale sull’ERP (prevista per la metà di aprile di quest’anno), inoltre, ci darà la possibilità di collaborare con l’amministrazione regionale attraverso la costituzione di una commissione tra Assessorato ai LL. PP. e sindacati inquilini per completarla con le nostre osservazioni.

Per quanto riguarda l’edilizia privata, il dato sugli sfratti che parla di circa 300 sfratti che ogni anno riguardano la sola Provincia, di cui il 70% avviene per morosità dell’inquilino, testimonia quali siano le difficoltà delle famiglie nel riuscire a pagare gli esorbitanti affitti derivati dalla liberalizzazione del mercato, nonostante soltanto nella città di Cagliari vi siano circa 5.000 immobili sfitti. Le uniche misure attuate per alleggerire la tensione abitativa in questo settore riguardano il Fondo Sostegno Affitti (FSA) che negli ultimi due anni (in controtendenza con i precedenti esercizi i quali non prevedevano stanziamenti regionali) hanno visto stanziamenti per 6 milioni di euro (2 nel 2005, 4 nel 2006) da parte della Regione. In particolare nel 2006 lo stanziamento regionale ha permesso l’attivazione di premialità nazionali che hanno portato ad un totale di fondi disponibili di oltre 9 milioni di euro che ha permesso il soddisfacimento di circa l’86% delle oltre 2500 domande della sola Provincia cagliaritana (relative a 59 comuni, tra cui si evidenziano le 573 di Cagliari, le 428 di Quartu e le 242 di Assemini), contro il 37% di appena 5 anni fa. A Cagliari la percentuale sale fino al 95% delle domande. Tuttavia il dato evidenzia si un intervento positivo da parte della Regione Sardegna, ma che risponde ad un accrescimento della domanda assistenziale sintomo evidente di forte disagio abitativo e sociale.
In questo campo le iniziative dei privati cercano di dare un po’ di respiro. Il riferimento è all’iniziativa “Progetto a canoni concordati” promossa dall’Associazione Piccoli Proprietari Case (APPC) per favorire l’adozione dei contratti a canone concordato previsti dalla legge 431/98, mettendo sul mercato circa 200 alloggi a canoni sostenibili compresi tra i 160 e i 360 euro per i cittadini con un reddito non superiore ai 27 mila euro. Tale iniziativa prevede alcune misure che richiedono l’intervento pubblico quali l’azzeramento dell’ICI sugli appartamenti in questione, la copertura di eventuali morosità (fino a tre mesi) e assicurazioni sui danni da stipulare da parte del Comune. Visto il parere positivo espresso sulla stampa da parte dell’Assessore al Patrimonio e Alloggi Chessa, si attendono sviluppi positivi.