19/03/2007
Considerazioni Adiconsum sul digitale terrestre
Sono passati ormai dieci giorni dallo spegnimento del segnale analogico nella provincia di Cagliari e in un clima apparentemente sereno e scevro di problematiche, ci sembra opportuno fare un bilancio di questo avvenimento tecnologico ma soprattutto definire alcuni punti.
Nei primi due giorni successivi allo switch – off il centralino della nostra sede (che per l’occasione ha attivato lo sportello dedicato “s.o.s. digitale”) ha ricevuto oltre seicento chiamate per problemi legati alla messa in regime della nuova tecnologia. La maggior parte delle chiamate erano riferite a problemi di installazione del decoder, spesso risolti rapidamente per via telefonica.
Superato quindi il problema di rapporto con il nuovo sistema tecnologico le segnalazioni non sono cessate ma si sono concentrate su aspetti che vanno oltre la difficoltà dell’installazione. Primo tra tutti la mancanza della “neutralità tecnologica”, ovvero la mancanza di fruire di un determinato servizio avendo la possibilità di scegliere qualsiasi dispositivo idoneo anziché uno imposto.
Nel concreto parliamo del fatto che Rai 2 è stata rimossa dal segnale analogico per essere trasmessa unicamente dal digitale terrestre. L’esclusività di trasmissione digitale terrestre ha portato che, sul satellite, molti programmi trasmessi dalla rete pubblica nazionale vengano criptati impedendo di fatto la visione a tutti coloro che hanno scelto di utilizzare il sistema satellitare. Nonostante le rassicurazioni dei rappresentanti istituzionali che si erano impegnati verbalmente sulla rapida risoluzione del problema, allo stato attuale non è stata intrapresa alcuna iniziativa in tal senso. Alla luce di quanto sopra esposto riteniamo opportuno dar voce alle centinaia di lamentele pervenute in proposito e soprattutto appoggiare quanti ci hanno fatto presente che, in mancanza di una posizione chiara delle istituzioni, sono pronti a presentare querela per interruzione del servizio pubblico.
Inoltre non sono da sottovalutare le numerosissime segnalazioni che denunciano l’eccessiva onerosità di questo cambiamento. Infatti non solo il contributo stanziato si è rivelato insufficiente a permettere una dotazione tecnologica minima (anche le famiglie con reddito più basso hanno ormai in casa due televisori), ma tantissimi lamentano l’eccessivo esborso per l’adeguamento degli impianti. Si avverte quindi tra la popolazione interessata a questo “cambiamento epocale” una sensazione di malessere non imputabile ad una generica avversità all’innovazione tecnologica, bensì alla mancanza dell’ accortezza istituzionale necessaria in una situazione di radicale cambiamento.
Adiconsum si auspica quindi che vengano apportati correttivi urgenti per garantire un passaggio indolore alla nuova tecnologia.