04/04/2007
Servizi pubblici di qualità: petizione del sindacato europeo
PER FIRMARE LA PETIZIONE BASTA ANDARE SUL SITO WWW.CISL.IT cercare in prima pagina l'icona della petizione, cliccare, indicare il proprio nome e la propria mail, inviare. Dopo pochi secondi si riceverà una mail. Occorre controllarla e visitare il sito indicato nella mail: questa è la conferma della firma della petizione.
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Le motivazioni:

La CES ha lanciato una campagna per raccogliere 1 milione di firme dei lavoratori europei, per chiedere alla Commissione Europea una legislazione che garantisca nell’UE servizi pubblici accessibili a tutti e di alta qualità, avendo come finalità l’interesse generale delle popolazioni e non le logiche di mercato. Fino a questo momento, le uniche opzioni avanzate per lo sviluppo dei servizi pubblici sono state la privatizzazione e la liberalizzazione (particolarmente in settori come l’Energia, le Poste e le Telecomunicazioni).
Anche CGIL CISL UIL, impegnate per raccogliere almeno un quarto delle firme necessarie, chiedono, in Italia e in Europa, regole certe per rilanciare i servizi pubblici, elevarne la qualità e difendere lo Stato sociale. Le soluzioni da ricercare devono andare nella direzione di: dare priorità all’interesse generale proprio dei servizi pubblici, garantire a tutti la possibilità di accedervi, rafforzarli in modo che siano garantiti i diritti dei cittadini; garantire una migliore certezza giuridica, che consenta lo sviluppo della missione di servizi pubblici essenziali; dare ai servizi pubblici una solida base legale, perché siano immuni dagli attacchi ideologici dei sostenitori del libero mercato
. Novembre 2006: la CES lancia una petizione sui servizi pubblici
Perché la Confederazione europea dei sindacati (CES) ha lanciato una petizione sui servizi pubblici? Per diversi anni, la Commissione europea ha perseguito una politica di apertura dei mercati al fine di garantire la concorrenza e la libertà di mercato. Spesso, la liberalizzazione ha avuto come conseguenza la semplice sostituzione dei singoli monopoli pubblici con un ampio gruppo di quasi monopoli privati. In più, tale liberalizzazione ha ridotto l’accessibilità e, talvolta, la qualità dei servizi pubblici, senza produrre vantaggi per i consumatori.
Per esempio, la Commissione ha adottato una serie di misure volte alla progressiva liberalizzazione dei servizi postali. Ora ha appena compiuto un ulteriore passo verso la totale liberalizzazione, aprendo questi servizi alla libera concorrenza a decorrere dal 1° gennaio 2009, senza però prendersi il disturbo di salvaguardare un servizio universale, accessibile a tutti. Che cosa sta facendo la Commissione per mantenere e modernizzare i servizi pubblici? Si sta smarrendo in un labirinto di indecisioni, fatto di Libri verdi, Libri bianchi e Comunicazioni, senza riuscire ad avanzare una proposta legislativa.
La CES ha proposto una moratoria sulla liberalizzazione. Ha inoltre presentato una proposta di direttiva quadro sui servizi di interesse economico generale. La Commissione tuttavia rifiuta di prendere provvedimenti in proposito.
Questa situazione non può continuare! La Commissione deve agire per tutelare il benessere pubblico. Ecco perché la CES - in collaborazione con i propri affiliati e con altri partner - ha deciso di raccogliere le firme dei cittadini e dei lavoratori per sollecitare la Commissione ad approvare il quadro normativo teso a salvaguardare i servizi pubblici.
Firma la petizione per servizi pubblici di alta qualità accessibili a tutti