Dopo la morte sul lavoro dell'operaio metalmeccanico, Felice Schirru, avvenuto nell'area della Saras di Sarroch, le cui cause sono ancora da appurare, CGIL CISL UIL hanno programmato una serie di iniziative.
Lunedì mattina, uno sciopero spontaneo di solidarietà è stato effettuato dalle maestranze delle ditte d'appalto, per l'intera giornata. Alcune centinaia di lavoratori si sono riuniti davanti all'imbocco della fabbrica. E' stato letto un documento di solidarietà e di proposta: una sottoscrizione di due ore di lavoro a favore del lavoratore morto, una richiesta di incontro alla Confindustria (17 aprile) e alla Prefettura per esaminare la situazione della sicurezza nell'area industriale. Si è anche prevista una riunione del coordinamento industria di zona per il 26 aprile, mentre è in preparazione un incontro a livello provinciale, sul tema sicurezza, che coinvolga tutte le categorie.
Anche i lavoratori diretti della Saras si sono riuniti nel pomeriggio di lunedì 16, effettuando un'ora di sciopero e di solidarietà.
Nella provincia di Cagliari si sono registrati purtroppo già due morti nel giro di un mese: un tributo pesantissimo e insopportabile. Il lavoro e lo sviluppo si devono coniugare con il rispetto della legge sulla sicurezza e con il diffondersi della cultura della sicurezza. La Sardegna, lo dicono i dati, è in forte ritardo e bisogna coinvolgere le istituzioni, le aziende, i lavoratori per porre fine a questa continua strage. I provvedimenti sull'emersione, ideati dal Govenro, sono positivi, ma devono essere accompagnati dall'efficacia dell'azione di controllo degli organi ispettivi e da un ruolo più attivo dello stesso sindacato e del sistema dei R.L.S.
nota a cura della Cisl di Cagliari