30/04/2007
Confronto con il Comune di Cagliari su tasse e tariffe
Tasse locali: la possibilità concessa ai Comuni da parte della Finanziaria Nazionale di aumentare le tasse locali (ICI, TARSU, Addizionali, tasse di scopo) ha spinto il sindacato cagliaritano e del Medio Campidano a chiedere confronti con gli enti locali sui bilanci. La vera concertazione non può essere lasciata solo al livello nazionale, se si vogliono realmente difendere i diritti dei lavoratori, dei pensionati e delle fasce più deboli della popolazione. Ci sono stati alcuni incontri e la massima parte dei Comuni ha soprasseduto all'aumento delle tasse locali. Solo il 7% dei Comuni, secondo una recente statistica ha aumentato le tasse locali. Il comune di Cagliari ha interloquito sulla questione del bilancio e sul ventilato aumento delle tariffe(ici,addizionali, tarsu) con il sindacato confederale solo in via incidentale durante una riunione nella quale si doveva trattare del destino della società multiservizi. L'assessore Cappellacci aveva annunciato in quella sede un aumento della tarsu del 20% diminuzione dell'ici al 4 per mille, contro il 4,3 attuale, per la prima casa, riduzione dell'ici per le case delle giovani coppie all'uno per mille e un contemporaneo aumento dell'ICI sulle case sfitte e sui locali commerciali, nonché un aumento delle aliquote dell'addizionale irpef da 0,5 a 0,7.
Una manovra abbastanza pesante (per un maggior gettito annunciato di circa 11 milinoi di euro) e che incide fortemente sulle tasche dei pensionati e dei lavoratori con redditi bassi. Una manovra giustificata dai forti aumenti dei costi e dalla diminuzione delle entrate dallo Stato centrale. Il Comune ha chiesto una modifica della finanziaria regionale per aumentare la dotazione di risorse per l'ordinaria amministrazione del capoluogo sardo, giustificando la richiesta con le maggiori spese dovute al fatto che nella città di fatto entrano ogni giorno circa 150000 persone, con maggiori oneri.
In quella sede, la Cisl ha proposto che l'aumento delle addizionali non andasse a gravare sui redditi sotto i 15000 euro e questa proposta è stata fatta propria dall'amministrazione comunale. Per quanto riguarda i canoni concordati per le locazioni a studenti la cisl sostiene che l'ici debba essere abbattuta almeno a livello di quella della prima casa, per favorire l'emersione dal nero,tanto diffuso in città.
E' noto il dibattito intervenuto in Consiglio, tra maggioranza e opposizione sui "meriti" di questa manovra. In attesa di conoscere il testo definitivo, si può osservare:
1) l'aumento delle tasse è complessivamente alto e senz'altro inciderà sul tenore di vita dei cagliaritani.
2) E' condivisibile la richiesta del Comune di Cagliari di avere maggiori trasferimenti dalla regione sarda, in ragione dei servizi offerti a tutta la provincia e non solo ai cittadini. Su questo il sindacato è pronto a far fronte solo che si instaurasse un metodo di concertazione più continuo e un flusso di informazioni più corrente.
3) E importante che l'ICI sia diminuita sulla prima casa e che alcune agevolazioni siano state attuate (tra cui l'esenzione dell'aumento delle addizionali per le fasce deboli - anche a seguito diproposta sindacale).
4) occorre però una maggiore azione di recupero dell'evasione sia dell'ICI che degli affitti in nero: a Cagliari ci sono migliaia di contratti di locazione di studenti fuori sede e bisogna diffondere l'uso del contratto a canone concordato, come proposto dal sindacato inquilini del SICET.
5) L'aumento della TARSU è notevole e, pur essendo determinato dall'adeguamento obbligatorio (da tassa a tariffa), ad esso non corrisponde, per ora, alcun miglioramento della qualità del servizio stesso.
Infine, è da notare che il Comune di Cagliari non ha approntato un tavolo di vera concertazione e anche gli incontri tenuti costituiscono episodi saltuari e non sono frutto di una vera politica di concertazione.
Per il prossimo anno, sulla scorta dell'esperienza, occorrerà attrezzarsi meglio con proposte concrete da portare all'attenzione della Giunta, in modo tempestivo, affiancandole con momenti di mobilitazione.
nota a cura della Cisl di Cagliari