04/06/2007
Precari al Comune di Cagliari: secondo la Cisl occorre una strategia complessiva
Problema precari al Comune di Cagliari: una nota della Cisl cagliaritana:

Attorno al Comune di Cagliari come del resto ad altre aziende pubbliche, gravitano tanti lavoratori (diretti e degli appalti) ed anche tanti lavoratori precari. Lavoratori a tempo determinato, quelli dei cantieri comunali, interinali, qualche collaboratore, lavoratori socialmente utili, ma anche quelli degli appalti e della società Multiservizi che, pur non essendo tali perchè assunti a tempo indeterminato, rischiano egualmente la stabilità del posto di lavoro.

La problematica è sicuramente complessa e proprio per questo va affrontata in un'ottica unitaria, con il coordinamento politico del Sindaco. Le risposte che l'amministrazione sta dando ci paiono invece eterogenee, non per questo negative, ma in ogni caso portatrici di divisioni e di malumori.

Infatti, mentre per i lavoratori dei cantieri comunali e i precari classici a tempo determinato è prevista l'assunzione negli organici del Comune ( 103 assunzioni almeno per quelli per cui ricorrono le condizioni previste dalla Finanziaria), sulla base di posti vuoti in organico, per i LSU si profila all’orizzonte un'assunzione nella società Multiservizi, almeno in teoria perchè ancora non c'è un progetto concreto, in quanto i posti in organico non ci sarebbero.

Nel frattempo maturano dei drammi:

1)Diverse persone che lavorano nei cantieri comunali rischiano di perdere l'occupazione perchè, a fronte della stabilizzazione dei lavoratori, ci deve essere l'impegno a non ricostituire nuovi bacini di precari e quindi non sarà più possibile richiamarli nei cantieri con la stessa frequenza di prima, con lo spettro della disoccupazione.

2)Il rischio per almeno 20 lavoratori della Multiservizi di diventare disoccupati a causa della perdita dell'appalto della lettura contatori.

3)La disoccupazione senza ritorno per gli ex lavoratori del cimitero che a suo tempo avevano perso il lavoro, in occasione del passaggio dell'appalto e parcheggiati in un cantiere comunale, ormai cessati.

Sicuramente alcune soluzioni proposte sono valide, alcune meno, altre ancora assolutamente insufficienti.
Sarebbe invece importante una risposta univoca perchè sul lavoro precario non ci devono essere figli e figliastri e non si possono dare soluzioni diverse, perchè discriminanti, a seconda del clamore della protesta o del numero dei consensi da raccogliere.
Accanto al piano strategico, non guasterebbe che la Giunta mettesse in campo una strategia organica sul precariato.