La manifestazione di protesta indetta per il 26 giugno a Roma, per rilanciare i comparti produttivi della Sardegna, è stata annullata. Si è infatti registrato il disimpegno di CGIL e UIL a tenere ferma l'inizativa a causa della ventilata convocazione del Governo per il prossimo 10 luglio. Un documento della Cisl sarda, a firma del segretario regionale Giovanni Matta, reputa invece necessario tenere alta la mobilitazione, anche per evitare che l'incontro del 10 luglio mantenga un carattere prettamente interlocutorio, senza pervenire ad alcuna intesa, così come è avvenuto in occasione dell'incontro a Cagliari del 24 luglio 2006. (incontro sull'intesa istituzionale di programma).
Per questi motivi, informa la nota della USR, la Cisl sarda ha proposto a CGIL e UIL di mantenere inalterato il livello di pressione da esercitare su tutto il sistema politico regionale. Si è ipotizzato per il 26 prossimo venturo un sit-in di fronte al Consiglio Regionale e, successivamente, un incontro con i capigruppo in Consiglio e poi, nei giorni immediatamente successivi, con i Parlamentari sardi per un loro fattivo coinvolgimento e indispensabile apporto.
Rispetto a questa proposta, le altre due organizzazioni mantengono un basso profilo e un atteggiamento improntato all'attesa. Pertanto il sit-in potrebbe registare la sola partecipazione della CISL.