Ai lavori dell'assemblea organizzativa della Cisl di Cagliari e del Medio Campidano, presieduti da Marilla Baire (coord, Donne) e Sergio Concas (coord. Medio Campidano) e dalla segreteria della UST(Carta, Bizzarro, Contu) hanno partecipato oltre 150 delegati e componenti del Consiglio Generale.
Dopo la relazione della segreteria , sono intervenuti:
L'assessore alle politiche sociali del Comune di Quartu (in rappresentanza del Sindaco del Comune che ha ospitato i lavori).
Il segretario generale della FILCA Renzo Corveddu. Poi:
Marco Nappi (Femca), Antonello Battelli (Flaei), Augusto Mameli (FNP),Sandro Scalas (delegato FAI Unilever), Francesco Carta (Flaei), Enrico Frau (Scuola), Iride Manca (Fisascat), Giampaolo Carta (Sicet), Maurizio Campus (Poste), Gianni Abis (Filca), Vittorio Mallus (CAF), Walter Carta (Fit), Pino Vargiu (Etsi), mentre per ragioni di tempo hanno dovuto rinunciare all'intervento, Gianni Porcu(Fps), Michele Mannu (Fiba), Pietro Catalano (Inas), Cuboni (Flaei).
I lavoro della mattinata sono stati conclusi dal segretario Confederale, Nino Sorgi che ha richiamato l'attenzione sul rilancio della confederalità (che significa lo stare bene insieme), perché altrimenti si scade negli egoismi ed invece occorre mettersi insieme per un progetto comune. L'organizzazione deve essere funzionale alla Cisl e non al gruppo dirigente. Le risposte devono venire dal territorio che va valorizzato anche perchè le filiere produttive non si possono affrontare come nel passato, ma dando un ruolo di coordinamento nella contrattazione alle UST. Sorgi ha anche richiamato l'attenzione sulle sinergie organizzative, anche perchè il proselitismo, pur positivo, vede un costante decremento della presenza nelle fasce degli attivi, lento ma costante. Bisogna riprendere il contatto con i lavoratori, con gli iscritti, recuperare l'abitiduine alle assemblee nei posti di lavoro, perché altrimenti non si riesce più ad essere rappresentativi.
Ci vuole accoglienza e attenzione soprattutto verso le fasce deboli del mondo del lavoro (donne, giovani, atipici, immigrati) e occorre pensare agli accorpamenti in modo che siano funzionali all'aumento della rappresentatività sindacale.
Il pomeriggio è intervenuto, Mario Medde, segretario generale USR, che ha ribadito la necessità di avere una politica né debole, né forte, ma efficiente. E' necessario un impegno forte della dirigenza sindacale, che non si è imborghesita, anche se bisogna puntare su valori molto chiari.
In realtà nella moderna società, si pensa più al consumatore cha al lavoratore e questo è un errore.
Ha infine sostenuto la'attualità del movimento sindacale e dell'azione della Cisl per la tutela del mondo del lavoro dipendente che, lungi dall'esaurirsi, riveste una importanza fondamentale per lo sviluppo della società italiana e sarda.
Al termine è stato approvato il seguente documento:
ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA CISL CAGLIARI
5 LUGLIO 2007 HOTEL SETAR - QUARTU S.E.
DOCUMENTO CONCLUSIVO
L’assemblea organizzativa della Cisl di Cagliari, tenutasi a Quartu S.E. il 5 luglio 2007, sentite la relazione della segreteria della UST, il dibattito e gli interventi del segretario generale della USR, Mario Medde , del segretario confederale organizzativo, Nino Sorgi, approva il seguente documento conclusivo:
Situazione nazionale e trattativa sulla riforma delle pensioni
Il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati, a causa della mancata rivalutazione delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici, ingenerata da anni di mancato sviluppo e da politiche di aumento dei prezzi e delle tariffe, rende necessario un urgente intervento teso ad indirizzare le risorse a disposizione, derivanti dall’extra gettito fiscale, a favore dei ceti meno abbienti, per una equa redistribuzione delle risorse che riduca il divario tra le classi agiate e la massa dei poveri, calcolati in Sardegna nell’ordine delle 330000 persone.
Per quanto attiene alla trattativa in corso sulla riforma pensionistica, l’assemblea condivide il metodo di trattativa portato avanti dalla Confederazione che intende affrontare e risolvere in una strategia complessiva le questioni riguardanti la riforma in sé, a partire dalla questione dello scalone, il rilancio della previdenza complementare per venire incontro alle giovani generazioni, che rischiano di non avere una pensione dignitosa, la rivalutazione delle pensioni, da troppo tempo ferme.
Nel contempo, è necessario affrontare l’annosa questione dei lavori usuranti che devono essere esclusi da qualunque aumento dei requisiti contributivi e di età anagrafica, anche al fine di tutelare i lavoratori per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro.
Fondo per la non autosufficienza.
Particolare impegno deve essere messo nella rivendicazione relativa alla costituzione del Fondo per la non autosufficienza, che, proposto con forza dalla Confederazione e dalla FNP, non risulta adeguatamente finanziato dal Governo nazionale.
Questo strumento che riguarda disabili, anziani e meno anziani e le loro famiglie è ancora più necessario, stante la riduzione dei trasferimenti al sistema degli enti locali, i quali sono costretti, spesso ad incrementare la tassazione locale, con ulteriore danno per lavoratori e pensionati.
Problema della Casa
L’assemblea ribadisce l’importanza del problema della casa e della politica per la casa, proprio in considerazione dei dati sulle povertà e sul lavoro atipico e dell’emergenza abitativa di Cagliari e del suo hinterland. Tutto ciò rende necessario un forte intervento, con adeguati finanziamenti, da parte di Regione Sarda e Comuni a favore di un sistema di case di edilizia residenziale pubblica, da inserire nel contesto delle città.
Trasporti
Il sistema dei trasporti è fondamentale per lo sviluppo dell’economia regionale e provinciale. A tale fine, occorre rivendicare grandi e forti investimenti integrati nel settore (porti, ferrovie, trasporti interni, aeroporto, sistema viario), nonché l’attuazione della continuità territoriale (passeggeri e merci). Per questo appare indispensabile la costituzione di un autority regionale che consenta di fare sistema.
Politiche per il lavoro
Gli indici relativi all’occupazione (tasso di disoccupazione, di occupazione, di attività), apparentemente in miglioramento da qualche anno, non possono essere presi a parametro giusto, almeno in riferimento al passato, dati i diversi sistemi di rilevazione statistica. In realtà rilevano il ritardo della Provincia di Cagliari nei confronti dei dati regionali e nazionali, ma anche delle altre province sarde, soprattutto con riferimento all’occupazione femminile e giovanile.
Perciò vanno rilanciate, a tutti i livelli, le politiche del lavoro, trascurate a livello nazionale e regionale, per incrementare l’occupazione e per limitare e ridurre l’area del lavoro nero e grigio e la precarietà, aggravata ancora di più dalla mancanza di un sistema di ammortizzatori sociali e di formazione continua e professionale degna di questo nome e dall’inefficienza complessiva dei servizi per l’impiego: una riforma adottata con grave ritardo da Regione e Province.
Vertenza Industria
In questa logica, l’assemblea condivide la necessità di rilanciare la vertenza industria perché assolutamente necessaria per un rilancio dello sviluppo in Sardegna e nella provincia cagliaritana.
Le vertenze e le crisi aziendali in atto, a partire da quella della UNILEVER, proseguendo poi per Mineraria Silius, Zuccherificio di Villasor e quella infinita e dolorosa della Scaini, devono essere sostenute con forza per la difesa dell’esistente e dei lavoratori impegnati.
Ma va sostenuta una politica più generale di sostegno per un’industria moderna, rispettosa dell’ambiente e dei parametri della sicurezza e apportatrice di sviluppo di qualità e di nuova occupazione.
Vanno perciò migliorati e modernizzati i servizi a rete, compresi quelli legati al sistema viario e dei trasporti. A tale riguardo va attuata un’accelerazione, per rendere più sicura la S.S. 195 e la S.S. 131, ancora causa di gravi incidenti e di lutti.
L’assemblea ritiene decisiva per le sorti della Sardegna la trattativa in corso con il Governo Nazionale e con la Regione e, a sostegno della vertenza, va costruito un movimento unitario che vada dal Sindacato alle forze imprenditoriali, dalle forze politiche regionali ai parlamentari sardi.
Per le nostre Province, la risoluzione dei problemi dell’energia e delle infrastrutture (in specie trasporti, porto container etc.) risulta di importanza straordinaria per uno sviluppo che può diffondersi dall’area metropolitana di Cagliari a tutta l’Isola.
Tavoli di Governance
Rispetto a tale problema, i tavoli di Governance con la Confindustria a Cagliari e nel Medio Campidano vanno valorizzati e vanno estesi ai rappresentanti del mondo delle piccole imprese, della cooperazione e del terzo settore.
Tutto ciò, naturalmente, in una logica di sviluppo integrato che veda il giusto ruolo del turismo, dell’agricoltura, dei servizi di qualità. dell’informatica.
Vertenze e crisi aziendali
La solidarietà e l’impegno alla difesa del posto di lavoro va messo con forza anche a favore dei dipendenti della formazione professionale, impegnati da anni in un’estenuante vertenza, a quelli delle case di Cura private, a quelli degli appalti delle pulizie e delle mense e della vigilanza sempre travolti dalla logica del massimo ribasso che porta a diminuire i posti di lavoro, i salari ed il numero delle ore.
Scuola, Università, Ricerca, Formazione
Per rilanciare l’economia e l’occupazione è necessario puntare sulla qualità dell’istruzione e della scuola, sul rilancio della formazione professionale, incidendo sulla proposte di fabbisogni formativi di Regione e Province, su un ruolo integrato nella società dell’Università e della Ricerca che, se è vero che a Cagliari presenta modelli d’eccellenza, tuttavia appare ancora in ritardo rispetto al resto dell’Italia e dell’Europa.
Va recuperato però il collegamento tra scuola università ricerca e mondo del lavoro perché, all’aumento dell’istruzione e perfino del numero dei laureati non ha fatto riscontro un aumento della qualità dell’occupazione, per cui è ripreso il fenomeno dell’emigrazione dei cervelli dalla Sardegna verso l’Italia e il Mondo, con grave danno per l’Isola.
Concertazione
La crisi della concertazione, a causa degli atteggiamenti dei diversi Governi e delle Giunte regionali, ma anche delle Province e dei Sindaci è sotto gli occhi tutti.
I sistemi di Governo non favoriscono questa politica che, invece, a parere dell’assemblea, costituisce l’unica che mettendo insieme le forze sociali, sindacato in testa, favorisce la partecipazione dei lavoratori e dei pensionati e può produrre risultati concreti..
L’assemblea della Cisl di Cagliari stigmatizza l’atteggiamento spesso ostile al sindacato e alle sue proposte, portato avanti dalla Giunta Soru e da alcuni suoi assessori, ma ritiene anche assolutamente insufficiente il livello di confronto e di interlocuzione anche con la Provincia di Cagliari, spesso impegnata in iniziative di pura facciata, e con il Comune di Cagliari e di Quartu più propensi a dare ascolto a fibrillazioni momentanee di movimenti ad hoc, piuttosto che a instaurare rapporti concreti e continui con le organizzazioni sindacali. Rispetto alla Provincia del Medio Campidano, che si caratterizza per le modestissime proporzioni, bisogna continuare a svolgere un’opera di pungolo perché miri ad unire tutta la comunità e tutto il sistema degli enti locali per raggiungere risultati positivi, pena la sua estinzione pratica.
Piani Strategici
La predisposizione dei piani strategici comunali, provinciali, interprovinciali può rappresentare un momento importante, ma solo se si abbandoneranno i grandi sogni irraggiungibili e, dopo l’iniziale presentazione, si punterà sul concreto.
A volte, nei momenti di “animazione”, la democrazia partecipativa e assembleare è più apparente che reale e occorrerebbero invece momenti di consultazione specifica con il Sindacato.
L’organizzazione sindacale e il sistema dei servizi.
In generale, l’assemblea ritiene decisiva una riorganizzazione del sindacato che deve essere sempre più rivolto a rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro che cambia in continuazione e soprattutto allestire un sistema di servizi nei confronti dei lavoratori e pensionati più deboli, dei disoccupati, delle donne, dei giovani, degli immigrati.
Il sindacato che, da sempre, svolge un ruolo importantissimo a favore dei lavoratori stabili e dei pensionati, deve poterlo svolgere anche nei confronti delle fasce più deboli.
In questa logica, devono essere indirizzati gli sforzi della UST. Diventa un imperativo categorico quello di rafforzare le associazioni come l’ANOLF, IL SICET, L’ETSI, L’ADICONSUM, l’ALAI, e gli sportelli della sicurezza, delle vertenze, del mobbing, possibilmente con una regia unica tra Ust e Federazioni, lo sportello informatico.
Anche il ruolo tradizionale del CAF e dell’INAS, pur di buona qualità e diffuso nel territorio, va però ringiovanito e riaggiornato per rispondere sempre meglio alle mutevoli esigenze degli iscritti, anche attraverso una diversificazione dei servizi resi (per es. immigrazione per l’Inas, contabilità e colf badanti per il CAF).
Medio Campidano
L’assemblea ribadisce l’importanza della nuova struttura ed impegna le strutture di Federazione e la UST ad una più puntuale presenza organizzativa e politica nel territorio, anche attraverso la formazione di una nuova dirigenza sindacale da realizzare con percorsi di apprendimento ed il coinvolgimento dello stesso nella gestione delle vertenze, per un rapporto più diretto con i lavoratori.
Ritiene opportuno che vi sia la massima sinergia tra enti, associazioni e Federazioni per presentare un sistema Cisl unico, teso ad aumentare il grado di proselitismo nella nuova struttura.
E’ però necessario chiedere alla USR, competente per statuto, un intervento straordinario per rinvigorire la presenza in quel territorio e recuperare gli spazi di rappresentatività che competono alla Cisl.
Coordinamento donne
Occorre ribadirne l’importanza e soprattutto collegare la sua attività con quella delle categorie, anche per favorire l’inserimento delle donne negli organismi a tutti i livelli, a partire dalla UST.
FNP
L’assemblea valuta fondamentale l’apporto della federazione nazionale dei pensionati. Non si può prescindere dalla valorizzazione delle esperienze acquisite in tanti di lotta nelle categorie di provenienza. In questa logica e proprio in quella dello scambio intergenerazionale tra giovani e anziani, tra categorie di attivi e quella dei pensionati, è decisivo costruire una sinergia tra tutti ed anche con la UST, sia nel campo dei servizi, sia in quello delle vertenze relative alle politiche sociale e a quelle tariffarie e fiscali.
Tali politiche sono naturalmente generali e non possono prescindere dall’intervento della Confederazione e delle Federazioni, tuttavia la capillarità della presenza e l’esperienza maturata sul campo rendono determinante la partecipazione degli ex lavoratori a queste politiche.
Formazione
I processi di cambiamento del mondo del lavoro e la necessità di adeguare la dirigenza della Cisl ai mutati scenari, impone il perseguimento di una politica per la formazione finalizzata alla conoscenza e alla condivisione dei valori fondanti della Cisl , ma anche alla conoscenza delle diverse problematiche sul lavoro e all’apprendimento delle tecniche di comunicazione.
Per questo, l’assemblea invita la UST a proseguire nel processo formativo iniziato, nella convinzione che la costruzione di un quadro dirigente sindacale a Cagliari e nel medio Campidano sia determinante per il rafforzamento del sindacato stesso.
Accorpamenti
L’assemblea ritiene gli accorpamenti un utile strumento per dare risposte al mutato mondo del lavoro, nel quale le distinzioni merceologiche si fanno sempre più sottili, ed il proliferare eccessivo dei contratti diventa un danno per tutti.
Il processo deve essere finalizzato e funzionale alla costruzione di un’autorevole rappresentanza politica, ad una migliore organizzazione, assumendo l’obiettivo della migliore rispondenza ai bisogni dei lavoratori, salvaguardando le specificità.
Approvato con un’astensione