12/07/2007
Raggiunta l'intesa per la rivalutazione delle Pensioni.
Valutazione del segretario generale aggiunto della Cisl, Pierpaolo Baretta, sull'accordo che rivaluta le pensioni.
(nella sezione documenti la nota della FNP).

L'intesa raggiunta sulla rivalutazione delle pensioni in essere sblocca il difficile negoziato con il Governo e dà una prima significativa risposta al disagio di milioni di pensionati e pensionate.

Gli aumenti riguarderanno una platea molto ampia di beneficiari: circa 3.400.000 persone, di cui 300.000 sono i soggetti più svantaggiati (titolari di pensioni e assegni sociali, trattamenti di invalidità, ecc.), per i quali l’accordo prevede, a partire del 2008, l’incremento delle maggiorazioni sociali al fine di assicurare un reddito individuale mensile complessivo pari a 580 euro.

Nel contempo 3.100.000 pensionati riceveranno aumenti legati alla propria storia lavorativa, sulla base dei contributi versati.

Si tratta di una novità assoluta nel panorama previdenziale italiano che apre una nuova pagina nella definizione dei criteri dell'intervento pubblico in materia di pensioni e nella difficile strada della separazione tra assistenza e previdenza.

Abbiamo, infatti, ottenuto che non sia solo la logica assistenziale, ma anche quella contributiva a definire i miglioramenti economici dei pensionati.

E' quello che volevamo, che fosse il lavoro ad essere premiato. La definizione degli aumenti per fasce (fino a 15 anni di contributi, fino a 25 oltre i 25, per i dipendenti e fino a 18 anni, fino a 28, oltre i 28, per gli autonomi) facilita i calcoli per la erogazione, rendendo più praticabile questa importantissima novità. La distinzione nelle fasce, sia pure ridotta, tra dipendenti ed autonomi è un atto di giustizia sociale necessario che tiene conto del diverso apporto onere contributivo sopportato dalle categorie.

A ciò si aggiunge l’introduzione del reddito individuale come parametro per determinare l’accessibilità all'aumento. In tal modo si risponde ad un numero importante di pensionati, soprattutto donne, che ricevono il beneficio sulla base della loro storia lavorativa personale e non vengono condizionate, ai fini del beneficio, dal reddito del coniuge.

Queste importanti innovazioni rappresentano un precedente che potrà fare da guida a quel tavolo annuale di contrattazione sulla rivalutazione delle pensioni che rappresenta il principale obiettivo politico che ci eravamo proposti. In definitiva possiamo dire che sono stati tracciati i binari innovativi ed è stato definito lo strumento per poterli percorrere anche in futuro e migliorarli.

Un successo, dunque, per i pensionati e per l'intero movimento sindacale.

Ma il risultato raggiunto é di grande importanza anche perché consente di superare una situazione di stallo nel negoziato con il Governo che ora dovrà affrontare: la partita del superamento dello scalone, attraverso meccanismi più graduali e flessibili di aumento dell’età anagrafica per il pensionamento anticipato, la totalizzazione dei periodi contributivi maturati presso diverse gestioni, il riscatto del corso di laurea a condizioni meno onerose di quelle attuali e il sostegno ai giovani per i quali la flessibilità e la discontinuità delle prestazioni, specie nella fase iniziale dell’attività lavorativa, rischiano di determinare buchi contributivi.

Auspichiamo, quindi, che l’intesa raggiunta stanotte rappresenti il miglior viatico all’accordo generale di revisione del sistema pensionistico


Il Segretario Generale Aggiunto
(Pier Paolo Baretta)