24/10/2007
Stabilizzazione LSU in provincia di Cagliari: luci e ombre.
Si sta faticosamente concretizzando il processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, finanziato dagli incentivi della Regione Sarda. Tuttavia, vi sono alcuni punti dolenti.
In particolare, appare drammatica la condizione dei LAVORATORI DI ASSEMINI. Con uno sciopero, molto partecipato, indetto dal sindacato, ed una manifestazione sotto il Comune, si sono messi in evidenza i fortissimi ritardi di questa amministrazione comunale che, con una tattica attendista e fumosa, di fatto impedisce ogni processo di stabilizzazione e mette a rischio anche i 12 lavoratori, ex LSU, stabilizzati, a suo tempo, nella ditta Alhambras (che si occupa del verde cittadino) e per i quali sta venendo a scadere l'affidamento. La Cisl si è fatta promotrice, insieme agli altri sindacati, di una richiesta di incontro con il presidente del Consiglio Comunale e con i capigruppo per affrontare, finalmente, la situazione e dare risposte concrete ai lavoratori.

COMUNE DI QUARTUCCIU:
Ritardi anche in questo comune. La prevista assunzione dei 5 lavoratori rimasti, in una soc ietà in house va per le lunghe ed in Regione nessuna richiesta di stabilizzazione né richiesta di contributi è pervenuta. La Cisl territoriale ha inviato una lettera di sollecito all'amministrazione comunale, ancora priva di riscontro.

PROVINCIA DI CAGLIARI:

sembrano sul punto di concretizzarsi le speranze degli 80 LSU (compresi quelli della Comunità montana 23), che saranno assunti dalla società PROSERVICE (società in house a totale partecipazione della provincia). Tuttavia, rimangono punti da chiarire quali la scelta del tipo di contratto nazionale di lavoro, l'attribuzione delle qualifiche e delle mansioni e un'organizzazione del lavoro, che appare piuttosto complessa e problematica. Il sindacato ha chiesto un incontro preventivo per concordare tali questioni, prima di effettuare le assunzioni.

COMUNE DI CAGLIARI.
Tutto tace per i 10 LSU di questo comune. Il fatto può in parte essere ascritto alla nota vertenza che ha visto sull'orlo del licenziamento i 22 ex LSU della Multiservizi (società in house del Comune). Tuttavia, va rilevata la scarsa considerazione di questi lavoratori manifestata da parte del Comune di Cagliari. Fatto che stride se confrontato con l'impegno (lodevole) posto dall'amministrazione per risolvere il problema del precariato in Comune: evidentemente ci sono figli e figliastri e su questo la nostra organizzazione ha preso posizione anche sulla stampa locale, stigmatizzando l'atteggiamento dell'amministrazione (Giunta e Consiglio).Nei prossimi giorni è prevedibile una manifestazione dei lavoratori.

Difficoltà anche in alcuni comuni minori, sotto i 5000 abitanti (Teulada in particolare) dove le assunzioni, pur deliberate, tardano a causa di problemi connessi con la nuova legge finanziaria che subordina l'assunzione in soprannumero dei LSU ad una graduatoria nazionale che deve essere fatta dal Ministero.

Note liete invece per Capoterra (14 assunzioni), Quartu (4 assunzioni), Dolianova (3 assunzioni), Monastir (4 assunzioni), mentre Elmas sembra rimasta, per ora, al palo.

In ogni caso, avvicinandosi la scadenza del 31 dicembre, è importante mobilitarsi rispetto al sistema degli enti locali, per risolvere, in maniera quasi definitiva, il fenomeno dei LSU. Obiettivo possibile, se si mettono in campo tutte le forze, tenendo anche conto del fatto che i soldi impegnati sono appena la metà di quelli stanziati dalla Regione Sarda.

nota a cura Cisl Cagliari