30/10/2007
Rinnovo Comitato Portuale: il programma e la lista della FIT/CISL
Nei prossimi giorni, si terranno le elezioni per il rinnovo del comitato portuale. I lavoratori del porto saranno chiamati ad eleggere 5 loro rappresentanti, mentre 1 sarà eletto dai lavoratori dell'Autorità Portuale. I candidati per la Cisl sono Corrado Pani e Raffaele Loddo della CICT. Di seguito lo slogan e il programma della lista Cisl.

Il Porto: una ricchezza per Cagliari e per la Sardegna

FIT CISL insieme ai lavoratori, per lo sviluppo e l’occupazione


Ai Lavoratori del Porto di Cagliari


Nei prossimi giorni, si terranno le elezioni per il rinnovo del Comitato Portuale, organismo previsto dall’articolo 9 della legge 84/94 che ha numerose e importanti competenze rispetto alla funzionalità del Porto al suo sviluppo e la cui azione incide in maniera rilevante nei confronti della vita dei lavoratori che vi operano.

Il Comitato Portuale è composto, tra l’altro, da 6 rappresentanti dei lavoratori: 1 eletto tra i lavoratori dipendenti dell’Autorità Portuale e 5 eletti dai lavoratori delle imprese che operano nel Porto stesso.

Il Comitato portuale ha delle specifiche competenze, previste dalla legge, tra cui:

·Approvazione piano operativo triennale.
·Adozione del piano regolatore del porto.
·Approvazione del bilancio.
·Espressione di pareri
·Delibere sulle concessioni, sulle autorizzazioni, sulla nomina del segretario generale.
·Delibera in merito al recepimento degli accordi contrattuali relativi al personale.

Il Comitato portuale ha un ruolo rilevante in ordine allo sviluppo del porto, alle concessioni, all’attività delle imprese e quindi la partecipazione alla sua attività non può essere trascurata.

Per questo, è importante che i lavoratori siano presenti all’interno dell’organismo con propri rappresentanti qualificati e che siano collegati strettamente con il mondo del lavoro, interno perché la conoscenze dei problemi è fondamentale, ma anche esterno, perché lo sviluppo equilibrato del porto, per i riflessi che ha sull’economia di Cagliari e dell’intera Sardegna, deve essere condiviso dalla società nel suo insieme.

La FIT/CISL, perciò, presenta una sua lista di candidati, Raffaele Loddo e Corrado Pani, dipendenti di aziende portuali, consapevole delle responsabilità che si assume, ma anche convinta di essere capace di rappresentare gli interessi dei lavoratori del porto.


OBIETTIVI DELLA LISTA FIT CISL SONO


·Sviluppo del porto container favorendo collegamenti intermodali con il resto dell’isola, anche per favorire una maggiore occupazione, oggi aumentata rispetto al passato, ma suscettibile di ulteriori incrementi.

·Rilancio dell’attività del porto storico, oggi in crisi in termini di traffici di merci e di passeggeri, specie se raffrontato con altri porti sardi. E’ importante rivendicare al Governo e alla Regione la realizzazione concreta delle autostrade del mare, consentendo risparmi nel trasporto merci tra i porti della penisola e Cagliari. E’ ben noto che il 50% delle merci su Olbia è destinato alle province del Sud Sardegna e che anziché giungere direttamente, passa per altri porti, intasando la già disastrata Carlo Felice.

·Puntare su uno sviluppo equilibrato del Porto, dentro il quale devono trovare il giusto spazio le attività industriali, diportistiche, cantieristiche, croceristiche, perché il Porto di Cagliari sia volano di sviluppo e di ricchezza.

·Lo sviluppo del Porto è un bene per la collettività, ma il lavoro portuale deve essere regolamentato in modo serio, evitando flessibilità eccessive che si trasformano in precarietà. L’utilizzo del lavoro atipico, specie di quello interinale e somministrato, deve essere ridotto al necessario e i lavoratori devono essere adeguatamente formati e informati, in specie sull’applicazione delle leggi sulla sicurezza (legge 626/94 in testa).

·Siamo contrari ai ribassi degli appalti senza motivo che causano perdita di salario e di professionalità e spesso mettono in forse anche l’occupazione. Ma soprattutto l’incidenza degli infortuni sul lavoro, nel porto di Cagliari, è piuttosto elevata: Ben due lavoratori portuali, precari, sono morti nell’adempimento del loro dovere e non saranno restituiti più alle loro famiglie. E’ un fatto grave che non si deve ripetere perché lo sviluppo del Porto deve favorire un lavoro di qualità, stabile e sicuro e non produrre incidenti a catena.

·In questi anni si è assistito spesso a condizioni di precarietà e, a volte, di sfruttamento subite dai lavoratori, con applicazioni parziali della normativa contrattuale e legale: per questo è necessario che l’Autorità Portuale eserciti il suo peso e il Comitato portuale deve fungere da stimolo continuo. Su questo i lavoratori e i loro rappresentanti devono esercitare una continua azione di controllo.

Queste, in sintesi, le nostre idee e gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere, senza contrapposizioni sterili, ma auspicando che sia valorizzato il ruolo di proposizione e di controllo dei lavoratori. Siamo convinti che i lavoratori e il sindacato, insieme, possano esercitare un ruolo decisivo per tutelare la dignità, la professionalità e la sicurezza di lavoratori tanto importanti non solo per il Porto , ma per l’intera economia cagliaritana e sarda.

PER IL RINNOVO DEL COMITATO PORTUALE DI CAGLIARI FIRMA E VOTA

LISTA FIT/CISL

·Corrado Pani
·Raffaele Loddo