04/11/2007
Incontro della Cisl con Cgil e Uil con il nuovo presidente dell'autorità portuale Paolo Fadda.
Le segreterie confederali e di categoria dei trasporti di Cgil Cisl Uil (per la Cisl presenti Fabrizio Carta e Corrado Pani), si sono incontrate con il nuovo presidente dell'autorità portuale, Paolo Fadda, che ha sostituito, come è noto, Nino Granara. L'incontro è servito come prima presa di contatto con il nuovo presidente che, ancora, sta facendo una ricognizione accurata dei problemi sul tappeto ed ha costituito l'occasione per presentare, sia pure a grandi linee, quali idde abbia il sindacato confederale e di categoria, in merito allo sviluppo del porto. La Cisl ha ribadito quanto dichiarato e scritto in diverse occasioni, anche in occasione della presentazione della lista per il rinnovo del Cimitato Portuale di Cagliari, le cui votazioni si terranno nei possimi giorni.
In sintesi questi i punti esposti da Carta e Pani:
-Bisogna partire dalla considerazione che il Porto è un bene non solo per Cagliari e la sua provincia, ma per l'intera Regione Sarda. Ecco perché, è necessario, creare e affinare una rete di relazioni con le Istituzioni maggiromente interessate, quali il Comune di Cagliari, la Provincia, la Regione. L'autorità portuale non deve innescare conflittualità, come avvenuto a volte in passato vedi diatriba Casic, ma aggregare, regolamentare e armonizzare gli interessi compositi e legittimi che gravitano sulla infrastruttura portuale, che devono essere indirizzati verso l'unico obiettivo dello sviluppo equilibrato del Porto.
Il Porto container e quello storico devono essere messi nelle condizioni di funzionare per dare ricchezza, occupazione e sviluppo di qualità.
Ma poichè lo scenario dei traffici è influenzato a livello nazionale e, addirittura, mondiale, è necessario raccordarsi anche con il Governo nazionale, se non con le istutuzioni europee.
In questa logica, la Cisl ha ribadito la necessità di aprire un confronto concreto con il sindacato confederale che deve andare al di là del rapporto che si instaurerà all'interno dello stesso Comitato Portuale.
- Fermo restando il piano regolatore del Porto di Cagliari (il presidente dell'autorità portuale ha confermato l'approvazione dello stesso, in considerazione del fatto che, in sua mancanza, ogni e qualsiasi programma di lavori sarebbe bloccato), vanno identificate le misure per rilanciare il traffico del porto storico. In particolare, bisogna insistere sull'inserimento di Cagliari nel percorso delle autostrade del mare. Oggi una grande percentuale del traffico merci diretto nel capoluogo (si parla di oltre il 60%) proviene da Olbia e viaggia via terra, sulla disastrata Carlo Felice, contribuendo a creare traffico e inquinamento. Con gli sconti previsti dalle autostrade del mare, le merci potrebbero arrivare, invece, a Cagliari, via mare.
Altrettanta, se non maggiore, importanza riveste il ruolo del Porto Container. L'occupazione finora creata è interessante ma risibile in confronto alle potenzialità della struttura. Qui si è discusso del ruolo della Maersk al'interno dela capitale sociale della CICT (la maggioranza è della Contship) che potrebbe essere un freno per lo sviluppo dei traffici, oggi in forte calo. Ma naturalmente, sarebbe importante puntare sulla logistica, su quello che sta nel retroporto e poter lavorare in loco le merci. Oggi il terminal non riesce a trasmettere all'intero territorio le sue reali potenzialità, perché costituisce un punto di semplice sbarco e imbarco.
Infine, la segreteria della Cisl, insieme agli altri sindacati, ha sottolineato l'importanza di rilanciare la cantieristica navale, oggi confinata ad un ruolo marginale.
E' stata sottolineata anche la necessità di garantire la sicurezza a tutti i lavoratori del Porto (partendo dai lavoratori stagionali) ricordando anche le due recenti vittime sul lavoro: su tale aspetto, sarà rilevante il ruolo di controllo e verifica che saprà svogere dall'Autorità Portuale. Come altrettanta rilevanza riveste il problema degli appalti, quasi tutti al ribasso, che, in passato, ha creato numerose turbolenze occupazionali.
Infine, si è chiesto di attivare un tavolo di confronto con le categorie dei trasporti, sulle tematiche particolari.
Il prof. Paolo Fadda ha ascoltato con attenzione, condividendo larga parte dell'esposizione sindacale e affermando di voler utilizzare il metodo del confronto e del dialogo con le Istituzioni e con le parti sociali, ravvisando in esso il metodo migliore, se non unico, per raggiungere risultati positivi per lo sviluppo dell'area portuale nel suo complesso.
I particolari delle iniziative in cantiere verranno compiutamente dati alla stampa nelle prossime settimane.
E' stato dunque un utile confronto con un esperto del settore che andrà approfondito e verificato nel futuro. Rimane il piano regolatore, con le sue luci e le sue ombre. Si tratta di lavorare in sinergia per ribadire la rilevanza dell'attività portuale che può diventare un tassello prezioso per lo sviluppo socio economico dell'Isola.
nota a cura della Cisl di Cagliari