La Sardegna vive una crisi profonda
·Fabbriche in difficoltà
·Precariato, disoccupazione e ripresa emigrazione
·Disagio giovanile e disoccupazione femminile
·Abbandono delle zone interne da parte dello Stato
·Sofferenza nelle campagne
·Riduzione del potere d'acquisto di salari e pensioni
Serve una svolta
Bisogna porre rimedio al deficit di infrastrutture per lo sviluppo ( trasporti, energia, comunicazioni, istruzione...) che vede la Sardegna pesantemente penalizzata rispetto all’Italia e all’Europa
Va sostenuto lo sviluppo dei settori produttivi con:
·L’attuazione dell’accordo di programma per la chimica
·La difesa e il rilancio del tessile e della metallurgia
·L’attuazione del piano energetico regionale ed il contenimento del costo dell’energia
·Un accordo di programma quadro per l’agroalimentare e la valorizzazione del patrimonio forestale
·Il sostegno a nuovi settori come nautica ed aerospaziale
·Un accordo di programma quadro sulla portualità e i trasporti
·Un nuovo piano per lavoro, salute e sicurezza
Va resa più efficace e tempestiva la spesa pubblica
Va rilanciata la pubblica amministrazione con la piena valorizzazione della risorsa umana e della qualità dei servizi, nello spirito del ‘memorandum’ sulla riforma della pubblica amministrazione e bloccando lo smantellamento e i tagli nei servizi pubblici statali, regionali e locali.
Va realizzata nel territorio l’integrazione tra gli interventi sociali e sanitari, superando ritardi e contraddizioni per usare al meglio le risorse e migliorare la qualità dei servizi, soprattutto per le fasce deboli, in particolare giovani ed anziani
La Regione deve assumere un deciso impegno nella gestione delle crisi occupazionali conseguenti ai processi di riforma e di razionalizzazione della spesa in settori come la Sanità privata ed il terzo settore e deve onorare gli accordi sottoscritti per la difesa dei posti di lavoro nel settore della formazione professionale. Altrettanto impegno va profuso nelle politiche di contrasto alla povertà, nelle politiche per il lavoro e nel sostegno alle azioni del volontariato.
Cgil Cisl Uil della Sardegna indicono una giornata di mobilitazione e di lotta per richiamare le responsabilità della Regione, del Governo e del sistema delle imprese per rimuovere le cause della crisi e rilanciare le attività produttive e il sistema economico e l’occupazione
Il giorno 1° dicembre a Cagliari
Manifestazione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani disoccupati e precari, imprese, associazioni ed istituzioni locali
Concentramento ore 9,30 in piazza Giovanni XXIII
Conclusione in piazza del Carmine alle ore 13,30