04/01/2008
Infortuni sul lavoro: quaranta morti in provincia nel triennio 2004 2006
Nel corso della conferenza stampa unitaria del 4 gennaio, il sindacato confederale ha presentato una tabella relativa agli infortuni sul lavoro, in provincia di Cagliari, per gli anni 2004 - 2006 (dati ufficiali) ed una stima degli infortuni sul lavoro nel 2007.
Ebbene nel triennio sono morti sul lavoro ben quaranta lavoratori a Cagliari e circa 100 in Sardegna: un'ecatombe. Nel 2007, si registrano al 19 dicembre altri 16 infortuni mortali, dei quali sette in itinere, e sono stati denunciati (al 30 novembre) ben 8500 infortuni. Il numero degli infortuni, raffrontato agli anni precedenti, non accennano a diminuire e continua quindi l'emergenza sicurezza. Il sindacato confederale di Cagliari si propone, perciò, di attuare la piattaforma sulla sicurezza, approvata nell'assemblea dei delegati del 30 maggio scorso, che delinea i punti di intervento:
Diffusione della cultura sulla sicurezza, con sensibilizzazione da attuare nelle scuole e nei posti di lavoro, tra i lavoratori; rafforzamento dell'informazione e della formazione dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza; rilancio del ruolo degli enti bilaterali, con particolare attenzione al lavoro dei R.L.S.T., fondamentale in un territorio come quello di Cagliari, nel quale le aziende con dimensioni ridotte proliferano; lotta al lavoro nero e sommerso; pressione sugli Istituti (ASL, Ministero del lavoro, enti previdenziali) preposti al controllo perché rafforzino l'impegno umano e finanziario rispetto alle problematiche della sicurezza; repressione nei confronti delle aziende che non rispettano la normativa e previsione di premialità per le aziende virtuose.
Per il 2008, quello della sicurezza sarà l'obiettivo principale e lo si deve ai lavoratori le cui vite sono state spezzate o fortemente compromesse dagli incidenti sul lavoro. I costi degli infortuni sono enormi e pesano oltre che sul singolo lavoratore colpito e sulla sua famiglia, anche sull'intera società. Una società moderna deve fondare il proprio sviluppo sulla qualità del lavoro e non sulla produttività ad ogni costo.