24/01/2008
Incontro con la SOGAER: lo sviluppo dell'aeroporto di Cagliari deve integrarsi con quello del territorio
Nei giorni scorsi, il Presidente, Mareddu, e il direttore generale, Orrù, della SOGAER hanno illustrato alle segreterie confederali e di categoria di Cisl (Carta e Mascia) e Cgil (Costa e Bianco) territoriali, la situazione dell’aeroporto di Cagliari e i piani di sviluppo futuro e a medio termine.
L’incontro era stato ripetutamente sollecitato dal sindacato e dalla Cisl in particolare, anche perché con l’azienda che gestisce l’aeroporto è da sempre mancato un confronto sulle tematiche dello sviluppo dell’importantissima infrastruttura, decisiva per il rilancio del territorio cagliaritano.
Abbiamo da sempre sostenuto che la Sogaer, specie dopo aver ottenuto la concessione quarantennale dell’aeroporto, debba essere una società aperta al confronto con le Istituzioni pubbliche e con le parti sociali, perché solo in tal modo all’aumento dei traffici può seguire la crescita della ricchezza e dell’occupazione nella nostra provincia e nella regione.
I dati rassegnati testimoniano del buon momento dello scalo cagliaritano che ha raggiunto nel 2007 i 2.645.000 di passeggeri /(+ 7,40%) con oltre 3600 voli in più (+ 13%), in corso d’anno. Elmas si conferma il primo aeroporto isolano a fronte di 1,8 milioni di passeggeri a Olbia e 1,1 ad Alghero.
I passeggeri internazionali nel low cost sono stati 226000 (+71%), nei voli di linea 67000 (- 6% ) e nei voli charter la diminuzione è stata – 0,31% Globalmente questo segmento (passeggeri internazionali) ha raggiunto la quota di 403000 con un incremento di oltre il 28%. Tutto questo traffico aggiuntivo si è riverberato positivamente nell’incremento delle presenza turistiche e nei soggiorni alberghieri. Il solo T HOTEL ha visto un aumento del 15%. E’ necessario dunque, a parere degli amministratori, sviluppare il confronto e le sinergie con il sistema turistico locale (STL). L’aeroporto di Cagliari si può dunque proporre come hub tra l’Europa e l’Africa, come testimoniato anche dallo sviluppo dei voli della Tuniair.
L’azienda ha evidenziato le problematiche e le criticità dello scalo:
- Inadeguatezza dei parcheggi per gli aeromobili (fatto che determina l’impossibilità spesso di ampliare le rotte). Da qui la necessità di acquisire nuovi spazi verso la zona di santa Caterina con probabili costi aggiuntivi, dato il valore delle aree da acquisire. Esiste un piano concordato anche con il Comune di Elmas. Vi sono ancora incertezze, invece, per l’acquisizione delle aree dell’aeroporto militare.
- Le difficoltà dei vettori tradizionali ed il fatto che i vettori low cost pretendono tariffe aeroportuali molto basse.
- Inoltre il 50% dei proventi derivanti da settori collegati (commercio etc.) verrà dirottato per l’abbattimento delle tariffe aeroportuali.
Il piano di sviluppo aeroportuale prevede l’ampliamento delle aree e l’acquisizione delle aree esterne e di quelle militari..
Sembra dunque che ci siano le premesse per un ulteriore sviluppo dell’aeroporto cagliaritano, anche in considerazione dei forti investimenti che devono essere fatti (finanziati all’80% dalla comunità europea, ma al 20% da fondi propri). Per questo è necessario acquisire dei fondi che possono venire dalla cessione di parte della proprietà. L’acquisizione della concessione quarantennale ha sicuramente determinato un incremento del valore della società che, come è noto, è di proprietà della Camera di Commercio al 93%. La legge prevede la vendita delle azioni e, a tale proposito, la proprietà ha già deciso la nomina di un advisor per valutare la consistenza e la congruità del prezzo a cui vendere le azioni. A nostro parere sarà difficile cedere ad un privato solo una piccola quota, perché è probabile che l’acquirente intenda avere il pieno controllo della società al 51%
In ogni caso, è stato ribadito dalle OO.SS., sarà necessario che la SOGAER continui nell’opera di confronto con le istituzioni e le forze sociali perché lo sviluppo dell’aeroporto deve integrarsi con quello del territorio. Inoltre è stato chiesto agli amministratori di aprire un dialogo continuo con i sindacati di categoria ed è stata rappresentata l’esigenza di venire incontro ai problemi dei lavoratori della società “Tecnica”, licenziati di recente in occasione del cambio dell’appalto delle pulizie e dei lavoratori delle cooperative. Su questo occorrerà una verifica nelle prossime settimane.

Nota a cura della Cisl di Cagliari