In una lettera comparsa sull'Unione Sarda, sono state mosse delle critiche al fatto che un'assemblea all?INPS, sia stata tenuta durante l'orario di apertura al pubblico.
La segreteria della Cisl, d'intesa con la FPS, ha ritenuto opportuno diffondere una nota:
Gentile Dr.ssa Daniela Pinna, ho letto con attenzione, come tutte le mattine, la sua rubrica e, in particolare, la lettera del sig. Marco Mura e la sua risposta, in merito a quanto accaduto all’INPS, in concomitanza con un’assemblea sindacale dei lavoratori dell’INPS.
Il problema dei rapporti tra lavoratori e utenti dei servizi (pubblici e privati) è sempre molto delicato e la tutela dei consumatori sta a cuore anche ai sindacati, specie confederali, che hanno promosso diverse associazioni che li tutelano (la Cisl ha promosso l’ADICONSUM per esempio). Il sindacato confederale e la Cisl, in particolare, da sempre si fanno carico sia dell’interesse dei dipendenti, ma ci si è resi conto, da tanto tempo, che la tutela del dipendente deve andare di pari passo con la difesa del consumatore/utente.
Tanto è vero che esiste un’autoregolamentazione degli scioperi ed una disciplina della gestione delle assemblee, specie nei servizi pubblici, piuttosto rigorosa.
Nel caso specifico, l’assemblea in questione, che ha determinato la chiusura degli uffici dell’INPS di Cagliari, era stata convocata e preavvisata alla Direzione dell’INPS, con congruo anticipo, tale da consentire un’adeguata pubblicità, peraltro data anche a mezzo stampa (vedi Unione Sarda del 22 gennaio, sia pure con un errore nell’indicazione dell’orario, non dovuto certo agli organizzatori). Circa la grandezza del cartello appeso, il rilievo va mosso non tanto alla rappresentanza sindacale, quanto alla Direzione.
Tra l’altro, l’uso dell’assemblea, durante l’orario di sportello, è un fatto abbastanza raro all’INPS e l’argomento dell’assemblea era proprio la qualità del servizio da rendere all’utenza, fatto per il quale c’è un forte interesse sindacale.
Sicuramente, ci possono essere stati dei disagi ed è comprensibile la lamentela dell’utente che ha perso alcune ore del suo prezioso tempo. Non mi sembra peraltro vergognoso che si chiuda un ufficio, per qualche ora, per potersi riunire in assemblea sindacale.
Mi sembra invece di non poter condividere la parte finale della sua risposta: che il sindacato debba essere più vicino alle esigenze dei lavoratori e delle persone, specie quelle più deboli, è senz’altro vero ed è lo sforzo che facciamo in molti nel sindacato. Tuttavia, non mi sembra che all’INPS di Cagliari o, in genere, nei servizi forniti dal pubblico impiego a Cagliari, si possa parlare di eccessiva conflittualità o di aver procurato gravi danni agli utenti: pochissime sono le giornate di sciopero e rare le assemblee convocate in orario di sportello.
Da tempo, la mentalità dei lavoratori del pubblico impiego è invece cambiata e non a caso, di recente, è stato firmato con il Governo un memorandum che ha alla base la riforma del lavoro pubblico: il sindacato accetta la sfida della produttività che però non viene raccolta da chi di dovere. Quel che è certo è che non si può impedire ai lavoratori di potersi riunire, di poter manifestare, e, se necessario, di poter scioperare.
L’ambizione del sindacato è proprio quella di far capire a tutti che gli interessi dei lavoratori e degli utenti sono strettamente connessi e che la tutela degli uni non è in antitesi con gli interessi degli altri (che nessuno vuole più sudditi).
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Fabrizio Carta