08/02/2008
Vertice in Provincia Medio Campidano sulla Keller: è necessario impegno comune forze sociali e istituzioni.
Ombre si addensano sulla Keller, l'azienda di Villacidro specializzata nella costruzione di carrozze ferroviarie, a causa della chiusura della tratta merci Golfo Aranci Civitavecchia che impedirebbe all'azienda di trasportare attarvero le rotaie le carrozze. CGIL CISL UIL avevano già inviato una lettera chiedendo un incontro chiarificatore in Regione. Ora in un comunicato congiunto, il sindacato e la Provincia del Medio Campidano chiedono con forza che si affronti la situazione in un tavolo regionale e che siano scongiurati provvedimenti che penalizzano il sito produttivo, tassello di qualità per la piccola provincia e per l'intera Sardegna.

Di seguito il comunicato congiunto che sarà inviato alla Confindustria, al Presidente Soru, agli assessori all'industria (Rau) e ai trasporti (Broccia) e alle segreterie confederale e di categoria:

La Provincia del Medio Campidano e i sindacati territoriali CGIL – CISL e UIL (confederali e di categoria), si sono riuniti per esaminare la situazione conseguente alla decisione delle Ferrovie dello Stato di chiudere il servizio di traghettamento delle merci sulla tratta Civitavecchia-Golfo Aranci, con decorrenza 1 aprile 2008.
Tale decisione, se confermata, rischia di incidere negativamente sia sull’occupazione nel settore trasporti, sia sull’operatività di alcune industrie del Medio Campidano, in particolare la Keller di Villacidro, che fruisce di quel servizio per il trasporto, via ferrovia, delle carrozze costruite, proprio in un momento nel quale l’azienda ha acquisito importanti commesse con Trenitalia e con altri investitori.
Mentre si punta, giustamente, sullo sviluppo del trasporto via rotaia, le scelte nazionali della finanziaria e di RFI (Ferrovie dello Stato) vanno in direzione opposta, e determinano un aumento di costi insopportabile per la Sardegna e di conseguenza per la Keller.
La Provincia e i sindacati chiedono, pertanto, l’attivazione urgente di un tavolo regionale con la Presidenza, Assessorati Reg.li competenti (Industria e Trasporti) e Confindustria, al fine di scongiurare con forza, tutti insieme, questi provvedimenti che rischiano di danneggiare il tessuto produttivo industriale della Sardegna e del Medio Campidano.