08/02/2005
Patti Territoriali: Marmilla, Trexenta Medio Campidano: Per Sergio Concas un'opportunità da cogliere.
Patti Territoriali

Rimodulazione dei fondi residui

Sono disponibili 4.270.000 euro per il Patto Marmilla,
Trexenta e Medio Campidano e per quello dell’Arburese,
Guspinese e Villacidrese, penalizzati
dalla deindustrializzazione.

di Sergio Concas

Il 19 ed il 21 gennaio scorso si sono tenute, nelle aule consiliari di Sanluri e Gonnosfanadiga, le assemblee intercomunali per la presentazione del bando per la rimodulazione del Patto Territoriale Marmilla, Trexenta, Medio Campidano e del Patto Territoriale Arburese, Guspinese, Villacidrese.
Alla presenza dell’Assessore Provinciale della Programmazione Gianfranco Fara, dei funzionari del Banco di Sardegna, l’Istituto di Credito designato all’istruttoria delle domande, dei sindaci e delle organizzazioni sindacali territoriali si sono affrontati i termini ed i contenuti del bando emesso il 22 dicembre 2004.
Esso riguarda la rimodulazione dei fondi residui, 4 milioni 270.000 euro per il Patto Marmilla, Trexenta, Medio Campidano, e 5 milioni 324.000 euro per quello Arburese, Guspinese, Villacidrese.
Si tratta di risorse che non sono state utilizzate dal primo bando o per rinuncia o revoca dei progetti. Le due assemblee molto affollate hanno manifestato grande interesse ai contenuti del bando in relazione anche all’esperienza fatta.
L’Assessore Gianfranco Fara ha messo in evidenza l’esperienza positiva dei patti territoriali che hanno coinvolto 36 Comuni della Marmilla, Trexenta, Medio Campidano, con oltre 43 progetti ed un volume di risorse complessive che hanno superato i 75 milioni di euro, dei quali 20 milioni a carico dello Stato, 15 milioni a carico della Regione Sardegna, ed i rimanenti a carico dei privati.
Il Patto Territoriale Arburese, Guspinese, Villacidrese ha coinvolto gli 8 Comuni della XVIII Comunità Montana “Monte Linas” con 37 progetti ed un volume di risorse finanziarie complessive di oltre 52 milioni di euro, dei quali 18 milioni a carico dello Stato, 15 milioni a carico della Regione Sardegna ed i rimanenti a carico dei privati.
I progetti dei due Patti Territoriali sono in fase di avanzata esecuzione ed oltre l’80 per cento delle imprese hanno realizzato gli investimenti. Un risultato positivo ed incoraggiante per poter coinvolgere altri soggetti imprenditoriali a ripetere una simile esperienza.
I rappresentanti sindacali hanno evidenziato i risultati emersi da questi Patti Territoriali, frutto del confronto concertato tra le Associazioni Imprenditoriali, gli Enti Locali ed i Sindacati.
Confronti articolati e supportati da incontri ed assemblee pubbliche in cui sono stati discussi ed approvati i criteri e le scelte che poi hanno portato alla elaborazione della programmazione dal basso del territorio.
Questo metodo scelto, con la programmazione negoziata ha dato risultati importanti che hanno contribuito a lenire il dramma della disoccupazione e dei licenziamenti scaturiti dalla deindustrializzazione che, all’inizio degli anni 90, ha colpito tutto il territorio.
E’ interessante che molte persone, prevalentemente imprenditori ed artigiani, abbiano risposto all’invito fatto dall’Amministrazione Provinciale di Cagliari per il bando per la rimodulazione dei Patti Territoriali interessati.
Purtroppo, le somme disponibili non sono molte elevate, trattandosi di risorse residue, l’importante è che le stesse vengano utilizzate al meglio, per avere qualche ricaduta economica ed occupazionale nel territorio.
Quindi, un’opportunità da sfruttare, con il rammarico che di simili interventi, con contributi a fondo perduto, non se ne prevedano altri; e le risorse disponibili a sostegno del lavoro sono sempre inadeguate, come dimostra l’ultima Finanziaria Regionale, molto contestata dai Sindacati e dagli Imprenditori.
I settori interessati al bando di rimodulazione sono il manifatturiero, il turistico e quello dei servizi. Possono concorrere nuove iniziative imprenditoriali o imprese già operanti che intendano ampliare e ammodernare l’attività.
Per ogni progetto di investimento verrà concesso un finanziamento massimo di 300.000 Euro e la scadenza della presentazione delle domande è prevista, senza alcuna proroga, per l’11 Marzo 2005.
L’opinione scaturita dalle due assemblee è che occasioni simili vadano colte. Per questo sono state richiamate la volontà e le capacità imprenditoriali del territorio, per acquisire ulteriori opportunità e contribuire a risolvere le sorti di un territorio che soffre ancora grandi difficoltà per superare la crisi economica ed occupazionale, causata dal grave processo di desertificazione industriale che tuttora non si riesce a fronteggiare.