01/04/2008
Precari al Comune: occorre un piano complessivo per la stabilizzazione
Il Comune di Cagliari, - a leggere i giornali vedi da ultimo il Giornale di Sardegna del 31 marzo - sembra, in apparenza, che stia facendo il proprio dovere, forse anche perché siamo vicini alle elezioni. Di questo ne dà continuamente atto non solo la maggioranza, ma anche la minoranza più agguerrita. Ci siamo permessi di inviare una brevissima nota perchè la situaizone appare, nel suo complesso, molto meno rosea, di quanto dipinta.
Si legge a pagina 21 del vostro Giornale del 31 marzo 2008, un articoletto sul Comune di Cagliari: Stabilizzati 39 precari, ora c’è il si della Giunta.

Indubbiamente, quando un ente locale assume un numero così rilevante di lavoratori, che passano da contratti a termine a contratti a tempo indeterminato, non si può che gioire, come fa del resto la minoranza e questo significa che su certe cose in Consiglio Comunale si va d’accordo.
Tuttavia, non mi pare che la politica del Comune di Cagliari in materia sia così apprezzabile. Da un lato si assumono precari, provenienti per lo più dai cantieri, dall’altro non si vogliono assumere, invece, 10 lavoratori socialmente utili, impegnati da oltre 12 anni presso il Comune di Cagliari, pur essendoci forti incentivi per l’assunzione da parte della Regione, dall’altro ancora si licenziano lavoratori nelle società collegate o in house (vedi la società Multi Servizi), alla quale, in contemporanea, si dirottano ingenti risorse con le quali assumere altri lavoratori (naturalmente senza concorso) !!!
E’ una politica contradditoria, poco coerente, che crea figli e figliastri. Manca una regia e ci si muove solo su pressioni sporadiche e improvvisate.
Dalla città capoluogo i tanti disoccupati si attenderebbero molto di più.