21/02/2005
Cagliari, agevolazioni per l'affitto alle nuove coppie: il parere di CGIL CISL UIL territoriali.
A Cagliari sono stati stanziati 300.000 euro per la concessione alle giovani coppie che prenderanno in locazione una casa in città.
Secondo i segretari generali Fabrizio Carta - Cisl, Enzo Costa - Cgil, Michele Calledda - Uil, che hanno espresso il loro giudizio in un comunicato stampa diramato nei giorni scorsi,
l'idea è buona ma non sufficiente:
Il testo del comunicato
L’iniziativa dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Cagliari, che prevede alcune agevolazioni rivolte alle coppie di cagliaritani, che prendono in locazione una casa in città, merita sicuramente attenzione. Indubbiamente, ogni tentativo di frenare la fuga dalla città dei giovani è sicuramente positivo, anche perché lo spopolamento del capoluogo e la fuga dei residenti, che poi magari continuano a lavorare a Cagliari, incrementando il pendolarismo, non favorisce lo sviluppo della città.
Tuttavia, il provvedimento non risolve il problema, se non accompagnato da una politica più generale sulla quale il Comune di Cagliari è in ritardo. Non ci sembra infatti che, per risolvere la problematica, basti un intervento di 300000 Euro da parte dell’assessorato alle politiche sociali, perché è necessario, invece, un intervento congiunto dei diversi assessorati e della Giunta nel suo complesso.

Il piccolo incentivo messo a disposizione del Comune di Cagliari è solo un palliativo a fronte del caro affitti che imperversa nella città di Cagliari. Di fronte a canoni di locazione, che vanno oltre i 700 euro, è un po’ difficile che una coppia decida di risiedere a Cagliari, solo perché gli viene pagata la caparra, perché a tanto sembra ammontare il contributo.

Ma poi, vista la scarsità di risorse a disposizione, non era forse meglio destinare quella somma al Fondo sociale che contribuisce all’abbattimento del costo dell’affitto a favore delle famiglie con redditi inferiori a 11.600 euro ? Su questo capitolo il Comune ha dichiarato, non molti mesi fa, di non avere alcuna risorsa aggiuntiva al contributo dello Stato. Ma allora, se le risorse mancano, bisognerebbe scegliere le priorità e a nostro parere esse andavano invertite.

Nel contempo, il Comune non è ancora riuscito a spendere i 7,8 milioni di EURO che la Regione ha stanziato a favore di Cagliari per l’acquisto di alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica, che potrebbero poi essere utilizzati anche dalle giovani coppie.

Ritardano anche gli interventi nel centro storico (Villanova, Stampace, Marina ma anche Castello): il rifacimento di questi quartieri e la previsione di incentivi per la ristrutturazione delle abitazioni in esse esistenti, potrebbero favorire un nuovo flusso di residenti

Infine, occorre diffondere, maggiormente, l’utilizzo dei contratti a canone concordato che a Cagliari sono ben pochi. Essi potrebbero calmierare il mercato e ridurre se non eliminare gli affitti in nero. Per questo sarebbe opportuno un intervento del Comune finalizzato all’ulteriore abbattimento dell’ICI, in caso di applicazione del canone concordato, come già avvenuto in altre città italiane per incentivarne l’utilizzo.

Insomma, è positivo che si parli dell’argomento; la soluzione va invece costruita e concordata attraverso un’ampia partecipazione.

Cagliari 17/2/2005

LE SEGRETERIE
CGIL CISL UIL (Costa – Carta – Calledda)