20/05/2008
Questione sicurezza ed espulsioni: intervento di Bonanni
La questione della sicurezza è stata al centro del dibattito politico, durante la campagna elettorale. Spesso la si è usata anche in termini strumentali, in relazione ai flussi migratori ed ad alcuni episodi, pur inquietanti, di criminalità in alcune città italiane.Vi sono state reazioni popolari che hanno voluto fare di ogni erba un fascio. Da parte di qualche settore del Governo si propone una normativa che introduca il reato di immigrazione clandestina, criticata da vasti settori dell'opposizione parlamentare, della società civile e dell'associazionismo. Si tratta probabilmente di una normativa inutile e dannosa e che non risolve la questione.
Sulla vicenda è interventuo il segretario generale, Raffaele Bonanni, con una dichiarazione alla stampa, che pone l'urgenza di varare un nuovo decreto flussi, tenendo conto, non solo degli interessi degli immigrati, ma anche della società italiana nel suo complesso:
BONANNI
E' urgente l'emanazione di un nuovo decreto dei flussi che vada ad accogliere le domande presentate nel 2007 e ritenute valide dagli organismi di controllo. Non servono a niente le dichiarazioni propagandistiche relative alle espulsioni di massa che non tengano conto dei costi altissimi che lo Stato dovrebbe affrontare per la loro realizzazione e delle reali necessità del mercato del lavoro".
Lo sostiene in una nota il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "E' necessario affrontare con realismo il tema della regolarizzazione degli immigrati che lavorano stabilmente in Italia. A fronte di 170 mila quote fissate dal decreto dei flussi 2007 per l' ingresso regolare in Italia, solo 65 mila sono dedicate al lavoro domestico e di assistenza alla persona. Ma le domande complessive presentate sino ad oggi sono state circa 750 mila di cui ben 350 mila per il lavoro di cura. Si intuisce quali siano i danni che questo contesto può provocare alle famiglie italiane che sperano di poter regolarizzare la situazione delle proprie collaboratrici familiari.
Come tanti hanno giustamente sottolineato in questi giorni, viste le difficoltà e le carenze croniche dello stato in tema di asili nido e assistenza ai non autosufficienti, le colf e le badanti straniere sono oggi l'unica alternativa valida per milioni di italiani. La CISL chiede dunque che il nuovo Governo porti avanti in materia di immigrazione e regolarizzazione degli stranieri una politica che riesca a governare meglio l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, incentivando gli ingressi regolari e valutando in maniera appropriata le esigenze effettive delle imprese e delle famiglie italiane