Posto di lavoro a rischio per i 200 lavoratori del call center Gemini di Cagliari.
Bonanni interviene su Telecom Italia
Posto di lavoro a rischio per i 200 lavoratori del call center Gemini S.I. srl di via Montecassino (Cagliari) a causa di quella che il sindacato definisce "quarta crisi societaria", dovuta al fatto che i volumi di chiamata non coprono più le previsioni, provocando una perdita di fatturato. " L'azienda dichiara - si legge in una nota del segretario territoriale Fistel, Alessandro Milia - che le aspettative riposte sulla committente Telecom Italia non riescono a tramutarsi in elementi di fatturato tali da poter permettere il sostentamento della società, manifestando la possibilità di una ristrutturazione del personale che vedrebbe 200 lavoratori in esubero".
A tale proposito il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, a Cagliari per il Consiglio generale della Cisl sarda, unitamente alla Fistel-Cisl nazionale, nei prossimi giorni interverrà presso Telecom Italia per impedire che i 200 lavoratori del call center perdano il posto di lavoro.
E' l'impegno preso da Raffaele Bonanni, questa mattina, nell'incontro con una delegazione di lavoratori della Fistel-Cisl (Federazione delle teleco-municazioni) della società Gemini S.I. Srl, proprietaria di uno dei più grandi call-center del cagliaritano ( circa 500 dipendenti).
Il leader sindacale, al termine dei lavori del Consiglio generale della Cisl sarda, si è intrattenuto per 20 minuti con i giovani delegati sindacali Fistel-Cisl e una rappresentanza dei dipendenti Gemini per avere notizie dirette su quella che il sindacato chiama "quarta crisi societaria", dovuta al fatto che i volumi di chiamata non coprono più le previsdioni, provocando una perdita di fatturato. " L'azienda dichiara - si legge in una nota del segretario territoriale Fistel, Alessandro Milia - che le aspettative riposte sulla committente Telecom Italia non riescono a tramutarsi in elementi di fatturato tali da poter permettere il sostentamento della società, manifestando la possibilità di una ristrutturazione del personale che vedrebbe 200 lavoratori in esubero".