13/06/2008
Morti bianche: continua la strage in tutta Italia
Non si arresta la sequela di morti bianche e di infortuni sul lavoro in tutte le regioni italiane. L'ultimo episodio è quello della morte dei sei operai in Sicilia, nel paese di Mineo. Colpisce che questo fatto sia accaduto a dipendenti comunali e questo dimostra quanto ci sia da fare rispetto alla formazione sulla sicurezza sia per i lavoratori, che per le imprese, che per gli enti pubblici.
Ai familiari delle povere vittime, definite giustamente eroi, va la solidarietà della Cisl di Cagliari.
Ma non si può rimanere fermi al dolore e al risarcimento delle vittime; occorre predisporre idonee iniziative preventive e rafforzare i controlli degli Istituti preposti (Inail. Asl), nonchè sbloccare il tesoretto che ha l'Inail che spesso non si riesce a usare, anche per le reticenze delle aziende. Altro che correggere il recente provvedimento di legge sulla sicurezza!!! Bisogna applicarlo ed anche il sindacato in azienda deve fare la sua parte: la sicurezza deve essere uno dei problemi principali da affrontare.
In Sardegna, secondo un dato recentemente diffuso dall'INAIL, su 34 morti sul lavoro, ben 30 sarebbero morti in infortuni in itinere. Se questo dato fosse confermato, significherebbe che va rafforzata l'attività di prevenzione e di controllo in azienda, ma va anche migliorata la rete stradale sarda e cagliaritana (basti pensare allo stato pietoso della 195 e della 131) e incentivare in modo concreto l'utilizzo del trasporto pubblico locale, prevedendo anche contributi da parte dello Stato e della Regione.
nota a cura della cisl di cagliari.