24/06/2008
Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Elmas: il SIULP denuncia la mancanza di un organico sufficiente
CENTRO DI ACCOGLIENZA PER RICHIEDENTI ASILO DI ELMAS
In un comunicato stampa, a firma del segretario provinciale, Salvatore Deidda, il SIULP (il sindacato di polizia) denuncia diverse carenze e, soprattutto, la carenza dell'organico.
E’ trascorso troppo poco tempo dall’apertura del C.A.R.A. di Elmas, meno di un mese, e già la struttura organizzativa incomincia a scricchiolare. Più volte abbiamo lamentato le inefficienze: ora i nodi incominciano e venire al pettine.
La mancanza d’ organizzazione senza lungimiranza ha mostrato che ciò che è stato denunciato in passato ha messo in evidenza che quanto noi avevamo temuto che si realizzasse oggi si è verificato.
Prima la vigilanza era destinata su una sola struttura, ora con meno uomini su due: il C.A.R.A e l’hotel Califfo. Il risultato di tutto ciò è: meno uomini da impiegare, più presidi da vigilare.
La vigilanza al Centro è affidata a quattro poliziotti a turno e quattro carabinieri, per controllare 210 clandestini (quando non sono trecento e più) ed extracomunitari chiedenti asilo politico.
Mancano sedie, armadi, distributori automatici, telefoni e il nostro cahier de doleance potrebbe proseguire.
Una situazione a limite della sopportazione: non si può più navigare a vista. La barca della Polizia sta per affondare.
Mezzi insufficienti e uomini insufficienti è il binomio di un centro di prima accoglienza che non funziona.
Gli uomini e le donne della Polizia sono gli stessi che quotidianamente garantiscono un minimo di prevenzione e repressione dei reati, ma se sono impiegati per il C.A.R.A. tutto questo viene meno.
I turni massacranti a cui sono sottoposti i poliziotti, il mancato pagamento delle ore di straordinario (ci sono poliziotti che in sei mesi hanno maturato seicento ore di straordinario e non sono state ancora pagate per mancanza di fondi), il fotosegnalamento ed i controlli dattiloscopici ad uso esclusivo della Polizia Scientifica di Cagliari, (e non anche dei Carabinieri e della Guardia di Finanza come accadeva qualche tempo fà), hanno fatto precipitare la situazione a tal punto che saremo costretti ad organizzare in tempi brevissimi delle forme più incisive di protesta, quali una manifestazione di fronte al C.A.R.A. di Elmas, per denunciare il malessere che serpeggia tra i poliziotti della provincia di Cagliari.