02/03/2005
Nuova Scaini: la commissione industria incontra la Cisl regionale, territoriale e di categoria.
COMUNICATO STAMPA SU NUOVA SCAINI

Una delegazione della CISL ( Giovanni Matta segretario regionale, Fabrizio Carta segretario territoriale, Giancarlo Sanna FSM/CISL e i rappresentanti dei lavoratori Sergio Seruis e Giampaolo Aru) è stata ricevuta dalla Commissione Industria del Consiglio Regionale per il problema SCAINI.

Nel corso dell’audizione, la CISL ha rappresentato la drammatica situazione vissuta dai lavoratori della SCAINI in un territorio già martoriato dalla crisi economica e industriale, con le continue dismissioni che rischiano di rendere ancora più precaria la condizione di vita della popolazione. Anzi, l’occasione è stata propizia per rappresentare altre difficoltà che vi sono nel settore industriale, a partire dalla KELLER che, dopo aver utilizzato i fondi della L.488, procede ad unilaterali e ingiustificate procedure di mobilità, senza voler dimenticare quanto accaduto nella Fonderia o nell’AVIOTECH.

E’ necessario, a parere della CISL, un intervento forte e coeso delle forze politiche (Giunta, maggioranza ed opposizione) e delle forze sociali, nessuna esclusa, per riqualificare la presenza dell’industria nel territorio, fattore fondamentale per lo sviluppo economico che non può basarsi esclusivamente su turismo o servizi o sull’apertura di supermercati..

Nel merito della vertenza SCAINI:
q E’ necessario assicurare ai lavoratori un’ulteriore proroga della mobilità, avvalendosi di quanto previsto dall’articolo 1 comma 155 della legge Finanziaria. Ma per far questo i tempi sono molto ristretti ed occorre la predisposizione di un “programma finalizzato alla gestione della crisi occupazionale che si riferisca al settore produttivo e all’area territoriale e che miri al reimpiego dei lavoratori coinvolti. Ma tutto questo va definito con un accordo in sede governativa entro il 30 giugno.” In ogni caso non si possono lasciare i lavoratori privi di ogni ammortizzatore sociale.
q La questione è dunque intrecciata fortemente con il rilancio produttivo della fabbrica del quale però ancora non vi è traccia. Quanto sta accedendo in questi giorni con l’unica novità che riguarda il pagamento alla CME da parte dell’ENI di una somma ingente per lavori eseguiti, non può certo tranquillizzare perché l’ENI e la SYNDIAL non sembrano intenzionate a investire nel territorio.

Per tutti questi motivi e al di là di un ottimismo purtroppo fuori luogo, la CISL chiede un impegno straordinario in una vertenza difficile e complicata per premere su Governo ed ENI. Senza il concorso di tutti e senza una mobilitazione forte, sarà impossibile una soluzione e i lavoratori e il territorio saranno danneggiati in maniera irreversibile. Da parte sua il Presidente della Commissione ha rassicurato sull’impegno del Consiglio per:
q Interpellare gli assessori competenti.
q Convocare una riunione in commissione di tutti i soggetti interessati.
q Fare chiarezza sulla vicenda societaria.