In una lettera indirizzata agli assessori regionale (Dirindin) e provinciale (Quaquero) e al direttore generale della ASL 8 (Gumirato), le segreterie territoriali CGIL CISL UIL (Sassu, Bizzarro, Mereu), pur condividendo l'avvio del programma regionale, che ha individuato le prime 34 Case della Salute, con le quali si realizza un capillare sistema di presidi sanitari nel territorio, avevano però contestato il fatto che Teulada non era compresa nel primo elenco.
L'esclusione non è condivisa dal sindacato perchè si basa esclusivamente sul criterio del numero di cittadini residenti nel territorio e non tiene in debita considerazione le difficoltà nell'accesso ai servizi sanitari, alla quale sono costretti i cittadini di Teulada, a causa delo loro isolamento geografico. Tanto più per un Paese con un'alta percentuale di popolazione anziana. Sulla base della possibilità, data dalla delibera 32 del giugno 2008, di derogare al criterio meramente numerico, nel caso che ricorrano condizioni di disagio nella fruizione dei servizi sanitari, le segreterie avevano chiesto l'attivazione di una Casa per la salute.
Dopo oltre un mese e mezzo una risposta del direttore generale Gumirato, parzialmente positiva.
Infatti, la proposta per il Comune di Teulada, formulata dalla Asl 8, è quella di una organizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari locali integrati in un'unica sede presso il Poliambulatorio esistente, in modo da dare compiutezza ai bisogni delle persone residenti, in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale che sono considerati (dalla ASL) il perno del sistema sociosanitario locale e con i servizi sociali del Comune, con i quali si intende proseguire nei processi di integrazione dei servizi alla persona già avviati con i programmi del PLUS dell'ambito. A parere del direttore questa è una Casa per la Salute.