04/09/2008
Formez: insensata la decisione del ministro Brunetta di chiudere la sede di Cagliari del Formez.
COMUNICATO STAMPA
SULLA CHIUSURA DELLA SEDE FORMEZ DI CAGLIARI
Il Ministro Brunetta, ben noto per i suoi impeti e per la furia iconoclasta con la quale affronta i problemi della funzionalità del pubblico impiego, in un lungo articolo, uscito sul giornale “Libero” , il 27 agosto scorso, inserisce tra i successi della sua azione politica, nei primi mesi di legislatura, la chiusura della sede di Cagliari del FORMEZ.
Il sindacato e la Cisl sanno bene che, all’interno della pubblica amministrazione, si deve migliorare la qualità dei servizi e, nel contempo, puntare ad un risparmio sui costi, ma respingono le logiche assunte e i provvedimenti presi dal Ministro che appaiono superficiali e finalizzati solo ad avere popolarità a buon mercato.
Insomma, il Ministro prende, almeno in questo caso, fischi per fiaschi, perché chiudere la sede del Formez di Cagliari non solo è inopportuno, ma è controproducente per il settore pubblico, soprattutto, per la Sardegna.
Qui non si tratta solo della sorte, pur importantissima, di 21 lavoratori, tutti qualificati e con un’alta professionalità, e degli altri collaboratori, che rischiano quanto meno un trasferimento, se non la perdita del posto di lavoro. E’ in gioco invece il ruolo rilevante svolto dal Formez e dai suoi uffici, in diversi ambiti che attengono la selezione e l’inserimento in ruolo del personale pubblico, l’animazione territoriale e lo sviluppo locale, la formazione, la riqualificazione del personale in mobilità, il supporto alla cooperazione internazionale e numerosi altri ambiti di intervento. Come si può notare sono tutte competenze decisive per lo sviluppo di una Regione come la Sardegna. Noi non conosciamo l’attività complessiva del FORMEZ nelle altre sedi, ma la Cisl e il sindacato hanno sperimentato, negli anni, il ruolo positivo della sede di Cagliari che svolge, tra l’altro, una percentuale elevatissima dell’attività dell’intero Formez. I casi sono due: o il Ministro è male informato (e il fatto sarebbe grave) oppure è autolesionista perché intenderebbe chiudere una sede che produce (e il fatto sarebbe ancora più grave). Sarebbe sbagliato e dannoso per la Sardegna chiudere una sede che storicamente ha sempre contribuito allo sviluppo dell’Isola.
In ogni caso, la Cisl di Cagliari nell’unirsi a quanto già affermato nelle settimane scorse dal segretario della FPS/CISL regionale, Mauro Giuliattini, dall’Assessore Dadea e alle interpellanze presentate alla Camera e al Senato, solleciterà le proprie strutture nazionali affinché sia scongiurata l’ipotesi della chiusura della sede.
Il Segretario Territoriale FP/CISL Bruno Ugas
Il Segretario UST/CISL
Fabrizio Carta