07/03/2005
Situazione VITROCISET: dopo l'incontro con l'azienda e con l'assessore Concetta Rau, permangono le preoccupazioni della CISL
Situazione VITROCISET

Gli incontri che la FSM/CISL e la FIOM/CGIL hanno avuto, dapprima con l’azienda e poi, insieme all’azienda, con l’assessore all’industria Dr. Concetta Rau, non hanno di certo fugato le preoccupazioni dei lavoratori e del sindacato, in merito al futuro dello stabilimento di Macchiareddu e alla sorte dei lavoratori stessi.

L’azienda, infatti, in relazione alla mancata conferma dell’affidamento dei lavori relativi all’ottava e nona batteria SPADA, ha confermato un vuoto lavoro per circa 40 lavoratori, prevedendone la messa in mobilità, a partire dal prossimo mese di giugno. Ha inoltre dichiarato di voler utilizzare la forza residua in altri contratti, per lo più non dislocati a Macchiareddu ma a Capo San Lorenzo e, nello stesso tempo, ha chiesto che i programmi in corso siano portati a conclusione senza intoppi.

La delegazione sindacale (presenti per la CISL Fabrizio Carta, per la FSM Salvatore Lai, per la RSU/CISL Salvatore Carta ed altri rappresentanti) ha preso atto della volontà dell’azienda di spostare diverse lavorazioni in altri siti e di procedere all’attivazione della procedura di mobilità. Fatto grave perché preludio ad una chiusura dello stabilimento di Macchiareddu, con evidenti contraccolpi negativi per l’economia del cagliaritano, che vede chiudere l’ennesima fabbrica, per giunta stavolta ad alta tecnologia. Bisogna tenere conto che con l’indotto i lavoratori interessati da questo processo possono arrivare anche oltre le cento unità. Sul problema occupazione, il Sindacato ha dichiarato di non voler vedere perso nemmeno un posto di lavoro.
La CISL, insieme alla CGIL, ha chiesto che la Regione si faccia carico del problema, reiterando la richiesta di intervento sul Ministero della Difesa, per il rispetto degli impegni presi a suo tempo per la 8 e 9 batteria Spada.
Ma è inoltre fondamentale, per le organizzazioni sindacali, che l’azienda dia corso ad una diversificazione degli investimenti e dell’attività produttiva, anche nel ramo civile e che per far questo attui una politica più incisiva e più attenta alle opportunità offerte in Sardegna.
Il rischio è che in definitiva, che si vogliano innescare meccanismi di concorrenza tra diverse aree della Sardegna e tra i lavoratori stessi.
Né l’azienda si è dichiarata disponibile, nonostante le richieste delle organizzazioni sindacali e dello stesso assessore all’industria, a riformulare e diversificare i suoi programmi ampliandoli al settore civile, per trovare nuove forme di investimento e quindi sbocchi occupazionali nel territorio cagliaritano.
Da parte sua, l’assessorato ha informato l’azienda e i sindacati di essere intervenuto nuovamente presso il Ministero della Difesa, insistendo perché vengano confermati gli stanziamenti precedenti, anche in considerazione del fatto che gran parte del territorio isolano è gravato da servitù militari che incidono, negativamente, sullo sviluppo della Sardegna, costituendo anche rischi per la popolazione. La risposta che il Ministero ha fornito, garantendo in sostanza del livello di investimenti a favore della VITROCISET, non sembra invece riferita alle attività svolte in Sardegna, ma al totale degli investimenti appoggiati su VITROCISTE a livello nazionale. L’assessore all’industria, dr. Concetta Rau, ha invitato a sua volta l’azienda a verificare la possibilità di proporre progetti alternativi, anche nel ramo civile.
Rimangono quindi purtroppo tutti i timori della vigilia e sarà necessario mantenere ferma l’attenzione e la mobilitazione dei lavoratori e delle forze sociali e politiche attorno ad una fabbrica che da sempre ha portato reddito e lavoro in Sardegna e che, oggi, per scelte strategiche non condivisibili, rischia di sparire dal cagliaritano.

Cagliari 7/3/2005


LE SEGRETERIE
FSM/CISL (Lai) UST/CISL (Carta F.) LA RSU/CISL (Carta S.)