COMUNICATO UNITARIO
CGIL CISL UIL Cagliari ( a firma dei segretari generali Costa, Carta, Mereu).
Il 30 ottobre il sindacato della Scuola (CGIL CISL UIL GILDA SNALS) ha organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma, nonché in diverse città tra le quali Cagliari (la manifestazione regionale partirà da Piazza Garibaldi - inizio ore 9,30 - e si concluderà in Piazza del Carmine), per protestare contro i provvedimenti adottati dal Governo in ordine alla Scuola.
Impropriamente tali provvedimenti sono stati definiti una riforma, perché in realtà sono previsti esclusivamente tagli che si possono quantificare in oltre 8 miliardi di Euro.
Il personale della scuola, gli studenti, le famiglie, le associazioni sono fortemente preoccupati perché non è in gioco solo la pur importantissima condizione dei lavoratori della scuola, i cui diritti vanno adeguatamente difesi, ma una diversa concezione della società.
E’ un errore gravissimo quello di comprimere i fondi destinati alla cultura, all’istruzione, alla ricerca, alla formazione per destinarli ad altre finalità. E’ assurdo far pagare gli effetti della devastante crisi economica finanziaria al settore della scuola, dell’università e della ricerca. Il danno che si infligge è molto più pesante degli illusori risparmi di cassa, ordinati dal ministro Tremonti che, nel frattempo, farebbe meglio a tagliare i veri sprechi e perseguire l’evasione fiscale.
E’ sbagliato il contenuto degli interventi del ministro dell’istruzione, è sbagliato il metodo. E’ assurdo attuare “riforme” così decisive per il futuro dei giovani e della società italiana nel suo complesso, attraverso decreti legge, senza preventiva discussione in Parlamento e senza confronto con le forze sociali, con i sindacati, con gli studenti e le loro famiglie e con il sistema degli Enti locali.
Una regione come la Sardegna ed una provincia come quella di Cagliari, fatta di tanti piccoli comuni, rischia di soffrire ancora di più i tagli e gli interventi del Governo. Si mette in discussione lo stesso diritto allo studio e di disporre di una scuola pubblica qualificata e aperta a tutti.
Il sindacato cagliaritano è convinto che la vertenza non è di solo interesse delle categorie della scuola, ma dell’intera comunità e di tutte le componenti del mondo del lavoro. Siamo convinti che l’economia e lo sviluppo del nostro territorio sia fortemente vincolato con la qualità dell’istruzione, della scuola e dell’università, perché solo un mercato del lavoro di qualità può garantire ai sardi e ai cagliaritani benessere e prosperità
Piena solidarietà dunque ai lavoratori della scuola, convinta partecipazione alle iniziative di questi giorni. Il Governo deve accettare il confronto, deve rispettare le manifestazioni e deve modificare i decreti oggi in campo.
Ne va del futuro delle giovani generazioni, ne va del futuro della nostra società.