Siamo molto preoccupati. La situazione economica mondiale e italiana è gravissima e ancora non si sono ripercossi sul tessuto sociale gli effetti perversi della crisi finanziaria. La ricchezza non aumenta ed anzi ci stiamo avviando ad un periodo nel quale dobbiamo abituarci ad un incremento negativo del prodotto interno lordo.
Siamo di fronte ad un Governo, forte dal punto di vista numerico, che sta attuando scelte che mettono in un angolo la concertazione ed il ruolo del sindacato.
A fronte di questo scenario che vede avanzare la povertà (nella nostra Regione le persone sotto la soglia di povertà relativa sono aumentate dal 17% al 22% in un paio d'anni), la Cisl intende proporre le sue scelte e, se condivise dalle controparti (Governo e Confindustria), farle diventare concrete. Non c'è un'aprioristica chiusura, né ci possono pregiudizi ideologici che, invece, da un lato sono posti in campo dal Governo, dall'altro da posizioni massimaliste che rischiano di trasformarsi in un copione già visto: Un governo che dura 5 anni, che non dialoga e che prende provvedimenti mettendo in un cantuccio il sindacato ed il suo ruolo, dall'altro un sindacato costretto ad una pura protesta di piazza, a volte bella ma più spesso sterile e comunque non produttiva di risultati positivi per i lavoratori e i pensionati, vittime predestinate ridotte a salari e pensioni da fame.
Ebbene sono legittime le posizioni di ognuno e di ogni Confederazione, ma non si possono accettare insulti gratuiti o manifestazioni organizzate con il solo scopo di attaccare le posizioni della Cisl. La Cisl è un sindacato che contratta a prescindere dal colore del Governo. Lo ha dimostrato sempre ed anche nella precedente legislatura è stata l'artefice dell'accordo di luglio 2007.
Le posizioni preconcette non aiutano a sviluppare ragionamenti, ma solo a rinfocolare polemiche e posizioni di schieramento.
I dirigenti, i quadri e i delegati della Cisl devono conoscere bene le posizioni del sindacato, farle proprie e spiegarle ai lavoratori ed ai pensionati. Bisogna rispondere a questi attacchi feroci e pretestuosi con il metodo della ragionevolezza, ma anche con la fermezza di chi intende difendere l'originalità dell'impostazione della Cisl. Naturalmente respingiamo al mittente le offese e le insinuazioni volgari usate a sproposito contro la Cisl.
nota a cura del segretario generale della Cisl di Cagliari, Fabrizio Carta