Dichiarazione di
Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL
e
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Consideriamo l'odierno incontro a Palazzo Chigi un primo importante risultato della mobilitazione che ha coinvolto l'intero mondo della scuola, che con lo sciopero e la manifestazione del 30 ottobre chiedeva con forza un “tavolo di confronto” per discutere e cambiare le misure sulla scuola.
Con riferimento agli obiettivi indicati nella piattaforma unitaria, il Governo si impegna a recepire, nei regolamenti in corso di emanazione, alcune indicazioni che, pur non rimuovendo interamente le nostre ragioni di dissenso, in parte correggono e attenuano gli effetti di una manovra altrimenti difficilmente sopportabile per la nostra scuola.
Riteniamo particolarmente positivi:
·la riconferma delle 40 ore, con doppio organico, quale modello da privilegiare nella scuola dell'infanzia, rendendo residuale l'ipotesi del funzionamento solo antimeridiano;
·la previsione di attivare il modello a 24 ore, nella scuola primaria, solo nelle prime classi e solo a richiesta delle famiglie, salvaguardando le diverse articolazioni orarie e in particolare il “tempo pieno”, per il quale si conferma l'assegnazione di due docenti per classe;
·la salvaguardia del “tempo scuola” a 30 ore e delle opportunità per il “tempo prolungato”, nella scuola media;
·il mantenimento, per il prossimo anno scolastico, degli attuali parametri per quanto riguarda il numero massimo di alunni per classe;
·l'impegno a confermare le risorse necessarie per il sostegno agli alunni disabili.
Il rinvio di un anno dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria di secondo grado conferma la facile previsione per la quale avevamo da subito definito “missione impossibile” la pretesa di riorganizzare in pochi mesi, nell'ambito di provvedimenti finanziari, l'intero sistema scolastico.
E’ ora indispensabile che il Governo utilizzi il tempo che si è dato per valorizzare al massimo le opportunità di confronto, con l'obiettivo di realizzare sugli interventi di riforma il più alto livello di condivisione possibile.
Rivendichiamo infine come risultato importante l'impegno a costituire un “tavolo di confronto” permanente con le Organizzazioni Sindacali, nel quale ci attiveremo da subito perché la tutela delle condizioni di lavoro del personale precario e le sue prospettive di continuità lavorativa trovino assoluta priorità.
Roma, 11 dicembre 2008